“La cosa che più amo dell’Italia è la libertà. In Tibet non ce l’avevo e sono dovuta fuggire”. Tsering è una donna tibetana che da quattro anni vive in Italia. Ha lasciato il suo Paese perché aiutava i tibetani a scappare dall’occupazione cinese vicino al confine con il Nepal. “Ero consapevole che fosse una cosa rischiosa, ma volevo comunque dare una mano alla mia comunità, aiutare le persone ad essere libere”. Un giorno la sua amica viene arrestata dalla polizia e Tsering è costretta a fuggire. “Se fossi rimasta, sarei finita in prigione pure io con tutta la mia famiglia”. E così si mette in cammino: dieci giorni di marcia sulle montagne a oltre 5mila metri d’altezza. Da lì riesce a raggiungere il Nepal e nel 2017 arriva in Italia. Dopo anni vissuti nei centri di accoglienza, nel 2021 grazie a “Refugees Welcome” viene accolta in famiglia da Samuele e Fabio a Milano. Qui trova un lavoro e si prepara a rendersi indipendente con l’obiettivo di trovarsi una stanza. Questo percorso viene però interrotto pochi mesi fa da una malattia invalidante che la costringe a un periodo di cura. Per questo motivo, Refugees Welcome ha lanciato un crowdfunding con due obiettivi: “Trovare una stanza per lei nel breve periodo e sul lungo periodo coprire tutte le spese relative all’alloggio per i sei mesi successivi, in modo tale da permetterle di terminare le cure e risistemarsi, anche sul piano lavorativo, acquisendo in tale senso un’indipendenza economica”. Per contribuire al crowdfunding, clicca qui.

L'articolo La storia di Tsering, rifugiata tibetana che ha trovato casa in Italia: “Voglio rifarmi una vita”. Per lei la raccolta fondi di Refugees Welcome proviene da Il Fatto Quotidiano.



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