L’Austria si accoda ai Paesi di Visegrád e sui vaccini adotta la strategia sovranista. Prima del suo viaggio di giovedì in Israele, il Cancelliere Sebastian Kurz ha annunciato che Vienna, Copenaghen e altri “in futuro non faranno più affidamento sull’Ue (per la fornitura di vaccini, ndr) e, insieme a Israele, nei prossimi anni produrranno dosi di vaccino di seconda generazione per ulteriori mutazioni del coronavirus e lavoreranno insieme alla ricerca di opzioni di trattamento”. Secondo il Cancelliere, “il fabbisogno della sola Austria è stimato a circa 30 milioni di dosi di vaccino”. Una partnership benvenuta anche dal premier israeliano, Benjamin Netanyahu, che ieri ha detto che con Kurz e il primo ministro danese Mette Frederiksen parlerà di “una collaborazione sulla produzione di vaccini”.

Oggi il capo del governo di Vienna incontrerà i rappresentanti delle principali società farmaceutiche austriache. Nella dichiarazione, il Cancelliere non parte però all’attacco dell’Unione europea, come ci si poteva aspettare dopo la decisione di ‘staccarsi’ dal piano di approvvigionamento di Palazzo Berlaymont, ma afferma che l’approccio “è stato fondamentalmente corretto, ma l’Ema (Agenzia europea per i medicinali, ndr) è troppo lenta con le approvazioni dei vaccini e ci sono rallentamenti nelle consegne da parte delle aziende farmaceutiche. Dobbiamo quindi prepararci a ulteriori mutazioni e non fare più solo affidamento sull’Ue per produrre vaccini di seconda generazione”. Secondo gli esperti, nei prossimi anni due terzi della popolazione, ovvero oltre 6 milioni di austriaci, dovranno essere vaccinati ogni anno, precisa il cancelliere.

La decisione del capo del governo di Vienna segue la notizia della scorsa settimana secondo la quale proprio l’Austria, come la Repubblica Ceca, è già in trattative anche con la Russia, dopo un colloquio tra lo stesso Kurz e Vladimir Putin, per ottenere i primi lotti dello Sputnik V, già approvati e distribuiti in Ungheria e Slovacchia, e ragionare anche su una possibile produzione congiunta. Questo nonostante non sia ancora arrivata l’approvazione dell’Ema.

Il capo del governo slovacco, Igor Matovic, nei giorni scorsi aveva mostrato le prime forniture arrivate da Mosca: “Potete vedere alle mie spalle il primo lotto di 2 milioni di dosi di vaccino Sputnik V che abbiamo ordinato”, ha dichiarato dall’aeroporto di Kosice, dov’è atterrato un aereo cargo con il carico vaccinale.

L'articolo Austria e Danimarca sovraniste sui vaccini. Kurz: “Ema troppo lenta con le approvazioni, non faremo affidamento sull’Ue per forniture” proviene da Il Fatto Quotidiano.



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