I non residenti che hanno mostrato sintomi e non hanno mai avuto contatti con infetti possono ripartire da Wuhan. La città focolaio del coronavirus allenta il blocco, dopo più di un mese di isolamento. La quarantena nel capoluogo dell’Hubei era infatti iniziata il 23 gennaio: da allora erano stati sospesi i servizi di bus, metro, traghetti, aerei e treni in uscita. In aggiunta, le persone non in quarantena che necessitano di trattamenti per malattie speciali possono anche loro partire in gruppi. In tutto, sono sei le province della Cina che hanno abbassato hanno il livello di emergenza contro l’epidemia, portandolo da 1, il più alto, a 2 o a 3: si tratta di Gansu, Liaoning, Guizhou, Yunnan, Shanxi e Guangdong. La mossa delle autorità locali segue l’invito rivolto ieri dal presidente Xi Jinping di un “ritorno ordinato” alle attività lavorative e produttive dopo la festività del Capodanno lunare, eccezionalmente prolungata per l’emergenza sanitaria. Intanto in Corea del Nord la situazione si aggrava: il numero dei morti è salito a 7 e a 763 quello dei contagiati. È il secondo paese per numero di persone infette dopo la Cina: l’Italia è il terzo, e il Giappone quarto (fermo a 135, secondo i dati della Johns Hopkins University). La Borsa di Seul crolla: l’indice Kospi brucia 83,80 punti, scivolando a quota 2.079,04 (-3,87%). Il Paese presenta il bilancio più pesante di contagio fuori dalla Cina, al punto che ieri il presidente Moon Jae-in ha dovuto annunciare il rialzo dell’allerta al massimo livello, a ‘rosso’.

Australia – La compagnia australiana di bandiera Qantas si prepara a effettuare una serie di voli speciali per consentire il rientro in Australia di decine di migliaia di studenti cinesi iscritti in università australiane, non appena il governo di Canberra avrà tolto il bando agli ingressi dalla Cina. Il piano viene proposto dal gruppo delle dieci maggiori università australiane, che sottolineano come l’estensione del bando, fino almeno al 29 febbraio, riduca ulteriormente per 100 mila studenti la finestra di opportunità per cominciare in tempo gli studi del primo semestre in Australia. Le università e il governo di Canberra stanno preparando i piani per consentire ai voli di operare con prontezza se il bando sarà rimosso in tempo, mentre la Qantas si prepara a rendere disponibili gli aerei. I voli di linea della Qantas con la Cina sono sospesi fino al 29 marzo. Intanto circa 150 australiani ancora bloccati a Wuhan in Cina si sono appellati al primo ministro Scott Morrison perché disponga nuovi voli di rimpatrio, dichiarando che i loro farmaci si vanno esaurendo, la salute mentale peggiora e aumenta il rischio di perdere i propri posti di lavoro.

La fulminea diffusione del coronavirus nelle regioni del Nord ha fatto balzare l’Italia al terzo posto per numero di contagi in tutto il mondo: a parte la Cina, resta dietro solo alla Corea del Sud (602 casi), superando il Giappone. Il caso Italia allarma ora tutta Europa e in particolare i Paesi vicini, con Francia, Svizzera e Austria che seguono con attenzione gli sviluppi, al momento senza panico ma non escludendo eventuali contromisure se la situazione dovesse peggiorare. E c’è già chi, tra i più oltranzisti, chiede controlli alle frontiere, come la leader dell’ultradestra d’oltralpe Marine Le Pen. In serata è stata la Romania ad annunciare le prime misure di contenimento in Europa disponendo la quarantena obbligatoria per tutte le persone in arrivo dalla Lombardia e dal Veneto o che siano state nelle due regioni italiane negli ultimi 14 giorni. Mentre un treno è stato bloccato al Brennero dalle autorità austriache per due casi sospetti di coronavirus a bordo.

L'articolo Coronavirus, Wuhan allenta l’isolamento. Salgono morti in Corea del Sud, Italia terza al mondo per numero contagi proviene da Il Fatto Quotidiano.



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