Importazioni bloccate, fornitori e clienti che non rispondono più a mail e telefono. Nei casi peggiori, intere linee di produzione che si fermano. È quello che sta accadendo a decine e decine di aziende lombarde. E non solo a quelle che si trovano nella zona rossa dei dieci comuni del Lodigiano coinvolti dal focolaio del coronavirus. “Le navi che ci devono consegnare la carta dovrebbero essere già qui e invece si trovano nei porti cinesi. Non possono partire”. È ciò che sta succedendo alla Invernizzi Imballaggi spa di Trezzano Rosa, nel Milanese. Cinquanta dipendenti e un grande capannone che sforna imballaggi destinati principalmente a industrie chimico-farmaceutiche e a quelle dell’automotive. “Utilizziamo solo materiale di alta qualità – racconta Francesco Invernizzi – che proviene dalle foreste statunitensi. Ma le imbarcazioni che devono caricare la carta sono bloccate in Cina”. Qualche chilometro più a ovest, una storia simile. È quella della torneria di precisione di Cinisello Balsamo, la Quickly-tec. “Le importazioni di materie prime da Oriente sono sospese da circa un mese – dice Mauro Sioli – per ora ci siamo rivolti ai mercati americani, a quello svizzero e a quello giapponese. Ma ci costa circa il 10% in più. Quanto possiamo resistere? Se va avanti così, da metà aprile sarà un problema serio“.

Secondo Confesercenti, l’impatto negativo del coronavirus sui consumi potrebbe portare alla chiusura di 15mila piccole imprese. “Due clienti hanno già fermato la produzione”, conferma Sioli. “Ci stiamo approvvigionando grazie ai mercati di Polonia e Svezia“, spiega Invernizzi, che pone l’accento sui possibili effetti di una reazione a catena. “Se altre aziende, per un periodo prolungato, dovessero rivolgersi come stiamo facendo noi a questi Paesi, le cartiere non riuscirebbe a soddisfare la domanda. A quel punto saremmo tutti nei guai”. Intanto, in azienda, da circa due settimane arrivano mail da clienti italiani preoccupati: “Lavorate prodotti che vengono dalla Cina?”. Da quando il coronavirus ha raggiunto anche l’Italia, si sommano le mail dei clienti stranieri: “La vostra produzione si trova nelle aree di contagio?”. “Che cosa rispondiamo? – si chiede Invernizzi – che al momento non rientriamo nella zona rossa”.

L'articolo Coronavirus, gli imprenditori: “Importazioni bloccate dalla Cina, non arrivano le materie prime. Da metà aprile sono problemi seri” proviene da Il Fatto Quotidiano.



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