Davide Casaleggio all’Onu per promuovere una risoluzione “a difesa dei diritti di cittadinanza digitale“. Il presidente dell’Associazione Rousseau e cofondatore del Movimento 5 stelle parteciperà, come rappresentate della società civile, all’incontro dal titolo ‘Digital Citizenship: Crucial Steps Towards a Universal and Sustainable Society‘, a margine dell’Assemblea delle Nazioni Unite. Un dibattito, ha spiegato lo stesso Casaleggio in un’intervista al Corriere della Sera, nel quale parlerà di “diritto all’accesso a Internet come prerequisito di ogni altro diritto o al diritto all’uso di piattaforme online di democrazia partecipativa“. L’evento è stato organizzato e promosso dal governo, ma “viaggerò a mie spese“, precisa Casaleggio. Che nel corso dell’intervista difende l’unità del M5s e la solidità della sua leadership: “Luigi Di Maio è il capo politico del Movimento ed è stato confermato pochi mesi fa dalla stragrande maggioranza dei nostri iscritti con un voto online su Rousseau, così come è stata approvata la sua proposta di costituire un team del futuro”.
Casaleggio parteciperà all’incontro al Palazzo di vetro perché “l’Associazione Rousseau è da sempre in prima linea per difendere i diritti che possono essere esercitati attraverso Internet e per questo motivo ha sostenuto questa iniziativa”. “In Italia – aggiunge – non siamo mai troppo bravi a promuovere le iniziative di “casa nostra” ma all’estero il progetto Rousseau è diventato un case study in diversi Paesi e ci guardano con grande interesse, dovremmo esserne orgogliosi“. Il cofondatore del M5s parlerà di come “la rivoluzione del web, del digitale e delle tecnologie dell’informazione” abbia fatto emergere “l’esigenza di riconoscere ai cittadini di tutto il mondo il diritto a esercitare diritti loro già riconosciuti, come quello alla partecipazione anche diretta alla vita politica del Paese, attraverso strumenti nuovi, più efficienti e più democratici”.
Oltre a presentare le motivazione del suo intervento all’Onu, Casaleggio risponde anche alle domande sul nuovo governo giallorosso e sull’alleanza con il Pd. Lui che inizialmente si era espresso a favore del ritorno alle urne, ora spiega: “L’auspicio è che la forza politica con la quale il Movimento collabora attualmente si dimostri più affidabile della precedente. Al Movimento interessa avere la possibilità di lavorare per attuare il programma che è stato presentato e risolvere i problemi dei cittadini”. Il presidente della Casaleggio e Associati minimizza a questo proposito le voci sulle tensioni interne al M5s: “Mi piacerebbe che qualcuno contasse gli articoli scritti sulla base di voci di discussioni e scissioni interne al Movimento dal 2013 ad oggi. Credo che avrebbe un bel da fare”. E poi difende Di Maio, ricordando che è il capo politico confermato dalla base proprio con un voto online su Rousseau. Il M5s lavora però a una riorganizzazione interna, promossa proprio da Di Maio di fronte alla critiche per un’eccessiva centralità nelle decisioni: “Stiamo ultimando i dettagli per far partire il processo con cui tutti potranno proporre il proprio progetto e candidarsi per far parte di questo team del futuro“, sottolinea Casaleggio.
L'articolo M5s, Casaleggio all’Onu per Rousseau: “Parlerò di diritti nell’era digitale. Di Maio? È il capo politico confermato dai nostri iscritti” proviene da Il Fatto Quotidiano.
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