Quattro giorni dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro, tra le attività in cima alla lista degli inquirenti c’è l’esame di tutti gli immobili collegati all’ex superlatitante che sono stati scoperti. Le forze dell’ordine ne hanno trovato finora tre, uno al giorno. Tutti sono a poca distanza l’uno dall’altro, nel Comune di Campobello di Mazara, in provincia di Trapani. Il primo, scoperto il 17 gennaio, è l’appartamento in cui il boss ha vissuto negli ultimi sei mesi. Il secondo è invece un bunker, un ripostiglio nascosto, all’interno di un’altra casa. Il terzo è ancora una volta un appartamento, a poche centinaia di metri dal primo, che Messina Denaro avrebbe occupato fino allo scorso giugno. Adesso la Procura, guidata da Maurizio de Lucia, dovrà esaminare tutto il materiale recuperato nei tre “covi”. Oggetti personali, appunti, post-it. Manca invece all’appello, per ora, un libro mastro. Il comandante del Ros, Pasquale Angelosanto, avverte: “Non sappiamo se sono stati ripuliti” (LO SPECIALE DI SKY TG24 - IL VIDEO DELL'ARRESTO - CURIOSITÀ E SILENZI NEL QUARTIERE DOVE VIVEVA).



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