Il Citrobacter koseri è un batterio estremamente raro che è riuscito a insinuarsi nel Reparto di terapia intensiva Neonatale, TIN, dell’Ospedale della Donna e del Bambino di Verona. Portato dall’esterno, non hanno dubbio gli specialisti che hanno redatto la relazione della Commissione regionale veneta che sta cercando di fare luce su quanto sia accaduto. L’infezione provocata da batterio, in due anni, dal 2018 al 2020, ha ucciso 4 neonati, altri sono rimasti gravemente cerebrolesi.

Un vero e proprio evento epidemico, mai registrato prima nel Mondo, probabilmente dovuto alla contaminazione dell’acqua nei rubinetti e nei biberon.

Cos'è il Citrobacter

I Citrobacter  appartengono alla famiglia delle Enterobacteriaceae, la stessa di batteri come salmonellaklebsiella ed escherichia.  Come i suoi parenti, è un batterio ancora poco conosciuto. E’ stato isolato per la prima volta nel 1932.

Dove si trovano i Citrobacter?

Si possono trovare nei suoli, nelle acque e nei cibi contaminati e sono responsabili di infezioni, soprattutto nei bambini e negli adulti immunodepressi.  Nella maggior parte dei casi il batterio colpisce le vie urinarie, ma può provocare danni molto più gravi: sepsi, meningite e danni al sistema nervoso centrale, come accaduto ai neonati della TIN di Verona.

Quali sono i sintomi più comuni?

Instabilità termica, vomito e letargia, irritabilità, convulsioni, ittero.

Quali sono le modalità di trasmissione delle infezioni correlate all’assistenza (ICA)?

I principali meccanismi di trasmissione delle Ica sono (https://www.epicentro.iss.it/infezioni-correlate/):

  1. contatto diretto tra una persona sana e una infetta, soprattutto tramite le mani
  2. contatto tramite le goccioline emesse nell’atto del tossire o starnutire da una persona infetta a una suscettibile che si trovi a meno di 50 cm di distanza
  3. contatto indiretto attraverso un veicolo contaminato (per esempio endoscopi o L’aumento delle infezioni sistemiche strumenti chirurgici)
  4. trasmissione dell’infezione a più persone contemporaneamente, attraverso un veicolo comune contaminato (cibo, sangue, liquidi di infusione, disinfettanti, ecc)
  5. via aerea, attraverso microrganismi che sopravvivono nell’aria e vengono trasmessi a distanza.


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