I governatori italiani hanno iniziato a firmare le nuove ordinanze che segneranno l’inizio della nuova Fase 2b di uscita dalla crisi del coronavirus. Dopo l’accordo raggiunto sabato sera, non senza contrasti, soprattutto tra i governatori più cauti, come il campano Vincenzo De Luca, che denunciano uno “scarico di responsabilità” del governo sugli enti locali in materia di sicurezza, e quelli più favorevoli alle riaperture, adesso sono i presidenti di Regione a rendere note le nuove norme ai cittadini. Mentre la Sardegna allenta le restrizioni, pur mantenendo la quarantena obbligatoria per chi viene da fuori, la Lombardia rimane più cauta: obbligo di mascherine e palestre aperte solo dal 31 maggio. A Milano si registra intanto un maggior flusso di persone che si recano al lavoro, soprattutto sui mezzi pubblici. E intanto, la Basilica di San Pietro apre di nuovo al pubblico.
Sardegna, libero accesso a tutte le spiagge
Ad annunciare le nuove direttive è lo stesso governatore Christian Solinas. Tra le principali novità, come previsto dal nuovo Dpcm, libero accesso a tutte le spiagge della Regione. L’ordinanza prevede però anche l’obbligo di mascherina in tutti i locali aperti al pubblico e anche nei luoghi all’aperto “laddove non sia possibile mantenere il distanziamento di almeno un metro”.
Rimane l’obbligo di quarantena per 14 giorni per coloro che arrivano da fuori regione, in attesa del possibile via libera agli spostamenti in tutta Italia che il governo vorrebbe far scattare dal 3 giugno. A questo proposito, ai vettori aerei e navali e alle società di gestione degli scali è fatto obbligo di acquisire e mettere a disposizione della Regione i nominativi e i recapiti dei viaggiatori arrivati in Sardegna.
E da giovedì 21 maggio sarà anche consentito svolgere negli aeroporti sardi le attività di aviazione generale, “previa sottoscrizione tra Regione e società di gestione degli scali di apposite linee guida sui controlli da effettuare sui passeggeri in ingresso, validate dal Comitato tecnico scientifico”. Ad oggi l’unico aeroporto attivo nell’isola per i voli di linea è quello di Cagliari, mentre per lo scalo di Olbia era stato dato il via libera da questa settimana solo per i voli privati, che ora potranno atterrare anche ad Alghero.
Milano, più traffico e presenze sui mezzi pubblici. Episodi di affollamento sulla 90-91
Nel primo giorno di massiccia riapertura delle attività, a Milano, sin dalle 6 si nota un maggior afflusso di passeggeri sulla metropolitana. Tutte le persone a bordo avevano comunque la mascherina di protezione, non tutti i guanti. Sulla linea filoviaria 90-91, molto frequentata sin dall’inizio del servizio, ci sono stati episodi di sovraffollamento e i vigili sono dovuti intervenire per dare una mano agli addetti dell’azienda del trasporto locale nella zona di viale Tibaldi.
Aumento del traffico anche nelle arterie di ingresso a Milano, una differenza più netta rispetto al passaggio dal lockdown alla prima Fase 2. La polizia locale è intervenuta per gestire la circolazione e dai monitor della centrale operativa in ingresso a Milano “si vede la differenza”.
Nessuna ressa sui treni che trasportano i pendolari in arrivo da fuori città. Su quelli che arrivano alla stazione Cadorna, in periodo ante-coronavirus carichi di pendolari, il giorno della riapertura di bar, ristoranti e altri esercizi pubblici “c’è qualcuno in più, ma niente folla”.
E intanto, con la riapertura dei locali, alcuni milanesi si sono recati nei bar per le prime colazioni fuori casa dall’inizio del lockdown. Mentre alle 8 è stata celebrata la prima messa aperta ai fedeli in Duomo.
La Sacbo, società che gestisce lo scalo aeroportuale di Orio al Serio, ha fatto sapere che “l’aeroporto di Milano Bergamo, rimasto aperto e operativo nella Fase 1 dell’emergenza Covid-19, ha accolto oggi, lunedì 18 maggio, il primo volo di linea“.
Il governatore lombardo, Attilio Fontana, ha comunque ricordato che le misure di prevenzione devono essere rispettate perché con le riaperture il rischio di nuovi contagi si alza inevitabilmente: “Questo è un momento delicato, il lavoro più importante sarà il monitoraggio, tenere sotto controllo il territorio il più possibile, tutte le persone che sono toccate da questo virus”, ha detto a Mattino Cinque. “Dobbiamo impedire che il virus torni a correre. Non ci sono dubbi che le infezioni aumenteranno, ma noi dovremmo tenerle sotto controllo, evitare che si diffondano in maniera incontrollata, che nascano nuovi focolai, questa è la cosa che dovremo fare con grande attenzione”.
Campania, mezzi pubblici riattivati al 100%
In Campania la ripartenza è caratterizzata dal ripristino del 100% dei servizi di trasporto pubblico, come in era pre-lockdown. Per i servizi di trasporto locale marittimo, “al fine di garantire la continuità territoriali con le isole del Golfo”, resta confermata l’attivazione dei servizi programmati in ordinario fino al 60%. Le aziende di trasporto dovranno fornire la nuova programmazione dei servizi essenziali a tutti gli utenti sui propri siti aziendali, alle fermate, alle stazioni e su ogni altro mezzo di comunicazione. L’ordinanza del governatore De Luca prevede l’obbligo per aziende di trasporto, relativi dipendenti e utenti di osservare le misure precauzionali, compreso l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
Roma, torna il traffico sul Grande raccordo anulare
Traffico più intenso anche a Roma su alcuni tratti del Grande raccordo anulare. In città qualche rallentamento su via del Foro Italico, in zona Tor di Quinto, in entrambi i sensi di marcia, a causa di lavori. Qualche rallentamento anche su via Trionfale e via Prenestina. La polizia locale ha intensificato i servizi di viabilità e i controlli stradali, come anche la vigilanza ai capolinea dei bus, nei parchi e sul litorale. Con l’avvio della fase 2, a partire dal 4 maggio sono scattati anche i nuovi orari di bus e metro, prolungati fino alle 23.30.
Torino, inizia a rianimarsi il centro. Ma bar ancora solo da asporto
Primi segnali di attività nel centro di Torino. Qualche negozio ha già riaperto i battenti, altri stanno ultimando i preparativi. Nel centro storico della Torino che riparte dopo il lockdown sono visibili fin dal mattino i primi timidi segnali di attività. A fronte di pochi passanti e soprattutto di pochissimi runner, che nelle scorse settimane si erano impadroniti delle strade, il traffico sembra quasi quello di una giornata ordinaria. Dopo mesi le vie e i portici sono tornati, qua e là, ad essere punteggiati dalle luci dei negozi.
I bar, la cui riapertura è stata posticipata al fine settimana, sono vuoti. “Da noi – dice un gestore – il caffè è un rito e l’idea di consumarlo fuori dal locale non entrerà facilmente nelle nostre abitudini. Nei giorni scorsi abbiamo lavorato pochissimo anche perché in questa zona gli uffici sono rimasti semivuoti. Oggi, con la riapertura dei negozi, forse andrà meglio”.
Firenze, più banchi nei mercati all’aperto e persone in strada
Anche a Firenze si è notato un aumento netto delle presenze in strada. In una delle città italiane che più di tutte aveva subito un crollo delle presenze a causa dell’azzeramento del turismo, oggi si rianima anche il centro storico. Ai mercati all’aperto ora ci sono più banchi, non solo quelli alimentari, dei giorni scorsi e con loro anche più clienti. Riaprono anche i parrucchieri, che già registrano clienti di prima mattina, e le attività artigiane. Aumentato anche il traffico, senza però che siano registrate situazioni critiche. Maggiore presenza di passeggeri al momento sui mezzi pubblici che fino a oggi, pur con meno posti disponibili per rispettare il distanziamento, non hanno mai veramente viaggiato a pieno carico.
Le saracinesche non sono comunque ancora tutte alzate, c’è chi si è preso ancora un po’ di tempo per studiare come adeguarsi alle nuove linee guida, come nel caso di vari ristoranti nel centro storico.
Sicilia, a Palermo non tutti i ristoranti decidono di riaprire
Nonostante il via libera, con le dovute precauzioni, permesso dal governo, non tutti i locali del capoluogo siciliano hanno deciso di riaprire i battenti. “Siamo pronti per ricominciare. Sono settimane che lavoriamo per arrivare a questo momento. Certo le linee guida sono arrivate a ridosso dell’apertura del ristorante, ma ce la faremo”, dicono alcuni. Mentre alcuni gestori di ristoranti spiegano che “servono degli scudi per garantire ai ristoratori di poter lavorare in serenità. Uno contro le denunce e le richieste di risarcimento da parte dei clienti in caso di infezione. La responsabilità civile e penale non può ricadere sui ristoratori. Poi ne serve un altro per evitare i fallimenti. In questa situazione drammatica è facilissimo. Servono garanzie e strumenti che questo non accada. Infine chiediamo al Comune il suolo pubblico. Noi siamo disposti a fare un patto. L’amministrazione ci conceda il suolo pubblico e noi ci impegnamo a mantenere il decoro nell’area che ci viene assegnata. In questo modo collaboreremo in modo concreto per rendere Palermo più bella di quanto già non sia”.
Il governatore Nello Musumeci, parlando a Omnibus su La7, ha dichiarato che la Regione terrà alto il livello di controlli e monitoraggio dei contagi: “Tra due settimane sarà necessario verificare se il dato epidemiologico, che in Sicilia è al momento pressoché a zero, subirà delle variazioni. A quel punto si deve subito intervenire senza chiederlo a Roma, ma non c’è dubbio che oggi in Sicilia si respira un’aria nuova. È tornato il sorriso sulla bocca delle gente”.
Basilicata, rimane la quarantena per chi viene da fuori
Anche il governatore Vito Bardi, come il collega sardo, ha deciso di confermare la quarantena di 14 giorni per tutti coloro che arrivano da fuori regione. La “permanenza domiciliare fiduciaria” cessa “in caso di negatività” al tampone, si legge. Il governatore ha poi stabilito che “resta fermo il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro” e che le attività turistiche degli stabilimenti balneari saranno consentite dal prossimo 25 maggio.
Eccezioni vengono fatte nei casi “di comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute, nonché ai soggetti che facciano ingresso in Basilicata in ragione di spostamenti funzionali allo svolgimento delle attività inerenti gli organi costituzionali, di funzioni pubbliche anche di natura elettiva, comprese quelle inerenti gli incarichi istituzionali”.
Vaticano, messa aperta al pubblico a San Pietro
Come in tutta Italia, anche in Vaticano riprendono, con le adeguate misure di sicurezza e prevenzione, le celebrazioni liturgiche aperte al pubblico. Papa Francesco, dando avvio alla messa sulla tomba di Giovanni Paolo II nel centenario della nascita del pontefice polacco, ha riaperto questa mattina la Basilica di San Pietro, in coincidenza con quanto accade nello Stato italiano. Nella cappella della tomba del Papa santo sono presenti circa 30 persone, ben distanziate sui banchi. Si tratta, questa, dell’ultima messa trasmessa in streaming dal Pontefice.
E intanto è già lunga la fila dei pellegrini in attesa davanti alle transenne per la riapertura della Basilica al termine della funzione. Per entrare, i fedeli si sottopongono alla misurazione della temperatura con i termoscanner e ci si può muovere solo entro percorsi tracciati.
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