“La movida in questo momento non solo non è ammissibile né tollerabile ma rischia di essere un focolaio permanente”. Il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia ha criticato le immagini della ‘movida ritrovata’ dopo il lockdown. Ai microfoni di Mattino Cinque ha ricordato: “La sicurezza non è un optional, è un obbligo e lo Stato interviene”. Da lunedì infatti bar e ristoranti sono nuovamente aperti al pubblico: da Padova a Palermo si moltiplicano le immagini dei tavolini dei bar affollati e dei gruppi di ragazzi che brindano insieme. Troppo spesso senza rispettare distanze di sicurezza e senza portare le mascherine. “Non è il tempo dei party”, ha detto il premier Giuseppe Conte. E intanto il capo della Polizia Franco Gabrielli chiede alle forze dell’ordine di assicurare “il rispetto dei divieti di assembramento“.
Il Presidente del Consiglio ha ripetuto “che non è il tempo della movida” di nuovo questa mattina, alla Camera dei deputati, richiamando tutti alla responsabilità. Anche e soprattutto i più giovani: il virus è ancora in circolazione e dunque “nessuno pensi che siano saltate le regole di precauzione”. Lunedì anche il ministro della Salute Speranza aveva ricordato che “basta poco per tornare indietro” e vanificare tutti gli sforzi fatti.
Sindaci e governatori sono in allarme: Attilio Fontana, in Lombardia, parla esplicitamente di “nuove chiusure se gli apericena andranno avanti” e Luca Zaia, in Veneto, ha annunciato uno spot con le ‘regole’ per l’happy hour in sicurezza. Secondo il sindaco di Napoli Luigi De Magistris serve “un grande senso di responsabilità da parte di tutti” e il suo omologo di Bari, Antonio Decaro, lancia una proposta ai gestori dei locali: “Mettete a disposizione dei clienti, insieme al cocktail, anche la mascherina“.
Continuano, rafforzati, anche i controlli delle forze dell’ordine. In una circolare inviata ai questori di tutta Italia, il capo della Polizia Franco Gabrielli il “massimo impegno” nel controllo del territorio. Per contrastare la criminalità, ma anche per assicurare “il rispetto del divieto di assembramento”. Saranno poi i tavoli tecnici delle singole questure a “individuare e impartire” le disposizioni necessarie al personale per l’intensificazione dei controlli. “Alla luce del graduale riavvio delle attività economiche e di un progressivo riassetto della vita sociale – scrive il capo della Polizia – si richiama l’attenzione” dei questori per assicurare “il rispetto del divieto di assembramenti e di aggregazioni di persone e l’osservanza delle misure del distanziamento sociale“.
L'articolo Fase 2, Boccia: “La movida non è ammissibile: rischia di diventare un focolaio”. Circolare di Gabrielli: “Massimo impegno nei controlli” proviene da Il Fatto Quotidiano.
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