Le Borse europee aprono la prima seduta di aprile in deciso calo. Francoforte perde il 3,27% con il Dax a quota 9.610 punti. Parigi lascia sul terreno il 3,1% con il Cac 40 a quota 4.259 punti. Londra cede il 3,24% con il Ftse 100 a 5.492 punti. A Milano, avvio di seduta negativo anche per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha iniziato le contrattazioni in ribasso del 2,64% a 16.600 punti.

Anche le asiatiche in profondo rosso, spaventate dalle fosche previsioni del presidente Usa, Donald Trump, che si attende “due settimane molto dure” e paventa centinaia di migliaia di morti negli Usa a causa del coronavirus. Sul finale di seduta Tokyo crolla del 5%, Hong Kong del 2,2%, Seul del 3,7%, Mumbai del 3,6% mentre contengono i cali i listini cinesi grazie all’indice pmi manifatturiero di marzo. Pesanti i future sull’Europa, in calo di oltre il 3%, e su Wall Street, giù di quasi il 3%.

A Milano vendite colpiscono un po’ tutti i settori, dall’industria alle banche, alle utility, al lusso. Guidano i ribassi Fca (-3%), Leonardo (-2,9%), Unicredit (-2,7%), Snam (-2,7%) e Stm (-2,7%). Pesanti anche Terna (-2,6%), Campari (-2,6%) e Ferragamo (-2,5%). Banco Bpm cede il 2,6% e Ubi il 2,2% dopo lo stop scontato ai dividendi, dettato dalla raccomandazione della Bce. In rosso anche i big dell’energia Enel (-2%) ed Eni (-1,7%). In controtendenza solo Pirelli (+2,8%), che festeggia l’ingresso di nuovi soci nel capitale, e Amplifon (+0,6%).

L'articolo Coronavirus, Borse europee aprono in calo: Milano perde il 2,64%. Giù anche le asiatiche proviene da Il Fatto Quotidiano.



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