Nell’ottavo giorno di emergenza coronavirus in Italia, secondo l’ultimo bollettino diffuso dal commissario straordinario, Angelo Borrelli, sono 650 i casi di contagio accertati nel Paese, di cui 282 già verificati dall’Istituto Superiore di Sanità. Nella giornata di giovedì ci sono state altre tre vittime, tutte ultraottantenni, che hanno fatto salire il numero totale a 17. Sale però anche il numero dei guariti: sono 40 in Lombardia, 45 in tutto il Paese.
Analizzando la situazione tra le regioni più colpite, il maggior numero di casi si è registrato in Lombardia (406, di cui 216 ospedalizzati), seguita poi dal Veneto (116), Emilia-Romagna (97), Liguria (19), Sicilia (4) e altre regioni con un numero inferiore di casi. L’ospedale di Cremona ha richiesto il supporto della Regione per sopperire alla mancanza di posti in terapia intensiva. Intervistato da “Sono le Venti”, il programma di Peter Gomez per il Nove, l’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera ha precisato: “La disponibilità lombarda è di 900 posti e possiamo approntarne altri 150. Ma questo è il motivo per cui dopo 4 giorni dall’insorgenza del primo caso positivo abbiamo condiviso con il governo delle misure un po’ dure ma che avevano lo scopo di contenere il fenomeno”.
Da oggi cambia anche la strategia di rilevazione: i tamponi saranno effettuati solo a chi mostra sintomi. I dati sul contagio sono infatti diventati un caso e hanno provocato frizioni tra Roma e le regioni in cui si segnalano positività. È stato Walter Ricciardi, componente italiano del comitato esecutivo dell’Oms, ad aprire il fronte: “I casi confermati sono 190”. Ma in quel momento i conteggi che arrivano dalla Protezione Civile parlano di più del doppio dei contagi. Un cortocircuito, dovuto al fatto che i casi registrati dai sanitari intervenuti sul territorio devono poi essere validati dall’Istituto Superiore di Sanità.
Pronte le prime misure del governo per le zone rosse. Il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, ha annunciato che in Consiglio dei Ministri “stasera o domani mattina” verranno prese le prime contromisure, a seconda “dei tempi tecnici per predisporlo”. Tra queste potrebbero esserci la sospensione delle bollette di gas e luce e delle rate dei mutui e il rafforzamento del fondo di garanzia per le Pmi.
CRONACA ORA PER ORA
8.47 – Gallera: “Chiusure locali decise per salvaguardare la salute pubblica” – “Se riusciamo a contenere la diffusione, riusciamo quanto prima a voltare pagina. Questo era l’obiettivo delle misure”, ha spiegato l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, ad Agorà, riguardo alla decisione di chiudere locali e musei, sottolineando che è stata presa in concerto con il governo dopo aver ascoltato gli esperti. “Non lo abbiamo fatto per danneggiare un settore, ma per un obiettivo di salute pubblica” altrimenti “fra qualche mese avremo il Paese in ginocchio”.
8.45 – Patuanelli: “Prime misure in Cdm stasera o domani” – Il primo provvedimento del governo a favore delle zone rosse interessate dal Coronavirus arriverà in cdm “questa sera o domani mattina” a seconda “dei tempi tecnici per predisporlo”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, a Uno Mattina. Tra le prime misure Patuanelli ha citato la sospensione delle bollette di gas e luce e delle rate dei mutui e il rafforzamento del fondo di garanzia per le Pmi.
L'articolo Coronavirus, 650 casi in Italia nell’ottavo giorno di emergenza. Cambia la strategia di rilevazione: tamponi solo a chi ha sintomi proviene da Il Fatto Quotidiano.
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