Da una parte la minaccia jihadista che “non ha conosciuto flessioni”, come dimostrano gli allarmi per i progetti di attenti terroristici in Europa e i 138 foreign fighers collegati all’Italia, dall’altra le criticità interne al nostro Paese che vanno dal rischio di un aumento degli episodi di razzismo in vista delle elezioni Europee all’intensificarsi della “conflittualità” tra antifascisti ed estremisti di destra. È quanto rivela l’intelligence italiana nella Relazione annuale del Dis presentata giovedì al Parlamento. I Servizi segreti hanno analizzato quali siano gli attuali pericolo in ambito terroristico e di cyber-sicurezza. Ma si sono anche concentrati sul fenomeno di quelli che vengono definiti “episodi di stampo squadrista“. La destra radicale, si legge nella relazione, ha vissuto una “pronunciata vitalità” unita a un “attivismo di impronta marcatamente razzista e xenofoba“.
LA MINACCIA JIHADISTA
L’Isis, per gli 007, “si è mostrato ancora in grado di ispirare attacchi in Europa, suggerendone autori e modi”. La propaganda jihadista invita a colpire con armi non tradizionali, come droni carichi di esplosivo da lanciare verso “eventi di massa o centri commerciali”. Il fenomeno dei ‘radicalizzati in casa’ è poi uno degli ambiti che sta più impegnando i Servizi segreti italiani. Si tratta di un bacino “sempre più ampio e sfuggente” che richiede un attento monitoraggio per cogliere segnali del possibile passaggio “dalla radicalizzazione all’attivazione violenta”. E attenzione è dedicata ai foreign fighter partiti per la Siria o l’Iraq, a vario titolo collegati con l’Italia: sono 138.
RAZZISMO ED ESTREMA DESTRA
C’è il rischio concreto, secondo gli 007 italiani, che in vista delle elezioni Europee in programma a maggio possano aumentare gli episodi di intolleranza nei confronti degli stranieri. I Servizi segreti ricordano che già si sono registrati comportamenti “marcatamente razzisti e xenofobi” da parte di formazioni di estrema destra e “episodi di stampo squadrista”. Nell’analizzare il “dinamismo” della destra radicale in particolare, gli 007 parlano di una “pronunciata vitalità” di queste formazioni che per inserirsi nel tessuto sociale hanno fatto leva su una serie di iniziative propagandistiche e di protesta in particolare nelle periferie urbane, tutte incentrate “sull’opposizione alle politiche migratorie” nell’ambito di una mobilitazione più ampia che ha riguardato i temi della sicurezza, del lavoro, della casa.
Ed è proprio in questa azione che l’intelligence italiana intravede dei rischi. “Tale attivismo, di impronta marcatamente razzista e xenofoba – scrivono infatti – si è accompagnato ad una narrazione dagli accenti di forte intolleranza nei confronti degli stranieri che….potrebbe aver concorso ad ispirare taluni episodi di stampo squadrista, oltre che gesti di natura emulativa, e potrebbe conoscere un inasprimento con l’approssimarsi dell’appuntamento elettorale europeo”.
Ma, ammoniscono gli 007, rischia di intensificarsi anche la “conflittualità” tra antifascisti ed estremisti di destra: uno scontro che potrebbe portare a “criticità” per l’ordine pubblico. La “mai sopita ostilità tra estremismi di opposta matrice” può deflagrare in qualcosa di più pericoloso. La propaganda e le pratiche del movimento ‘antifa’, dicono infatti i Servizi segreti, hanno subito nel 2018 una “radicalizzazione” dovuta ad una “percepita crescita di visibilità e protagonismo” dei militanti di estrema destra su questioni riguardanti sicurezza, migranti, disagio sociale. E questa “accentuata propensione allo scontro – è la conclusione dell’intelligence – rischia di aggravare la conflittualità tra i due fronti, con una possibile intensificazione di provocazioni, aggressioni e reazioni in grado di generare criticità sul piano dell’ordine pubblico”.
L'articolo Intelligence: “Isis resta minaccia con 138 foreign fighers ‘italiani’. Squadrismo e razzismo, rischi per le europee” proviene da Il Fatto Quotidiano.
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