Raffaele Marra non aveva nessuna delega, era formalmente il vice capo di gabinetto ma era il consigliere privilegiato del sindaco. Trovai un gabinetto in cui le funzioni erano state di fatto espropriate e affidate a Raffaele Marra e Salvatore Romeo“. Carla Raineri, l’ex capo di gabinetto del Campidoglio, viene sentita in aula come testimone nel processo che vede imputata la sindaca di Roma Virginia Raggi per falso in relazione alla nomina di Renato Marra (fratello di Raffaele) alla direzione del dipartimento Turismo del Comune di Roma. Ieri la Procura di Roma ha chiesto di condannare Raffaele Marra, ex capo del personale del Comune di Roma, a 4 anni e sei mesi di carcere. È accusato di corruzione per la compravendita di un appartamento.

E dopo la testimonianza di Raineri la parola passerà al pm per la requisitoria. Secondo programma toccherà poi alla difesa. In aula, oltre alla sindaca che ha assistito a tutte le udienze, questa mattina sono presenti anche il capogruppo M5s in Campidoglio Giuliano Pacetti. I consiglieri comunali Pietro Calabrese e Angelo Sturni.

Marra e Salvatore Romeo, il primo vice capo di gabinetto, il secondo capo della segreteria politica nell’agosto del 2016 “si comportavano in maniera autoreferenziale e arrogante, Marra almeno manteneva sempre un bon ton istituzionale, mentre Romeo era arrogante e maleducato”. E ancora: “Stavano in tre in una stanza a porte chiuse, per riunioni inaccessibili a tutti se non all’allora vice sindaco Daniele Frongia. Marra aveva un fortissimo ascendente sulla sindaca. Erano stati coniati vari epiteti per Marra, eminenza grigia, Richelieu, sottolineando la debolezza della sindaca come quella della zarina ai tempi di Rasputin. Chiunque si fosse messo di traverso rispetto alle loro ambizioni faceva una brutta fine. Penso a me, quando dissi che intendevo sostituire Marra con un generale dei Carabinieri nel ruolo di vice capo di gabinetto da lì a poco la sindaca si fece venire dubbi sulla mia nomina”.

“Il capo di gabinetto deve controllare la regolarità degli atti, in questa situazione era sorprendentemente surreale che non avessi neanche contezza del flusso informativo, nel gabinetto non arrivavano notizie“, ha aggiunto. “Ho cercato disperatamente di intercettare l’attenzione – ha aggiunto Raineri davanti al giudice monocratico – del sindaco su tanti temi, dai rifiuti alle partecipate, ma mi sentivo sempre solo rispondere ‘ne parli con il dottor Marra oppure ne parli con il dottor Romeo. Non avevo la possibilità di dialogare con il sindaco – ha concluso – con un sovvertimento delle gerarchie invece di consigliarla avrei dovuto farmi consigliare io dal mio vice e con una persona dello staff della Raggi“.

L'articolo Roma, l’ex capo di gabinetto Raineri al processo Raggi: “Le mie funzioni espropriate da Romeo e Marra. Lui come Richielieu” proviene da Il Fatto Quotidiano.



from Il Fatto Quotidiano https://ift.tt/2zOnbp9
via IFTTT https://ift.tt/eA8V8J
Share To:

Unknown

Post A Comment:

0 comments so far,add yours