A guastare la festa del Primo Maggio agli studenti del liceo “Garibaldi” di Napoli ci si è messa l’alternanza scuola-lavoro. La classe quarta del classico avrebbe dovuto presentarsi alle nove al Pio Monte della Misericordia come programmato ma i ragazzi hanno alzato la voce attraverso una protesta via Facebook e fatto cancellare la data. Un passo indietro concordato tra la fondazione che gestisce il monumento e il liceo che avevano programmato questo appuntamento perché la scuola partecipa da sempre al “Maggio dei monumenti” e domani l’afflusso dei turisti sarebbe stato numeroso.

Peccato che nessuno abbia pensato che gli studenti non ne volevano proprio sapere di rinunciare ai principi e ai diritti: “Non è una festa qualsiasi; l’alternanza nel giorno della festa del lavoro sarebbe stata inopportuna – spiega Simona, che si fa portavoce degli altri compagni -. Non vogliamo far passare il messaggio che ce l’abbiamo con l’ente o con la scuola ma con l’istituzione dell’alternanza. Per noi queste ore sono una grandissima perdita di tempo: io ho scelto un liceo perché voglio studiare greco e latino, voglio studiare non lavorare. Vogliamo mettere in primo piano il nostro sapere perché sia utile domani al nostro lavoro”.

Un passo indietro che è arrivato dopo le proteste pubblicate sulla pagina Facebook del Collettivo autonomo studentesco Garibaldi attraverso dei video dove i ragazzi hanno usato parole pesanti: “Avremmo preferito fare vacanza o andare con i nostri genitori e invece verremo sfruttati e verremo mandati a fare le guide senza essere pagati”. E ancora: “Andremo a fare la guida. I nostri professori hanno dovuto trovare degli escamotage per farci fare la pausa pranzo e farci uscire ad un orario decente. Le condizioni dei mezzi di trasporto sono devastanti e le persone che devono recarsi dalla provincia al centro della città sono molto svantaggiate”.

Voci che non sono rimaste inascoltate. A schierarsi con i ragazzi sono state anche le organizzazioni sindacali. Francesco Sinopoli, segretario nazionale della Flc Cgil è rimasto attonito di fronte alla notizia: “Un episodio che per fortuna è rientrato. Resta il fatto che l’alternanza scuola-lavoro dopo che sono state definite questo numero enorme di ore da adempiere, è diventata solo una procedura burocratica. È sconcertante pensare che all’interno del progetto formativo si è pensato di programmare un’esperienza di scuola alternanza lavoro il Primo Maggio quando si dovrebbero insegnare ai ragazzi i diritti”.

Dello stesso parere Lena Gissi, della Cisl Scuola: “L’alternanza per come è stata impostata ha di buono solo l’idea. Non è necessario che i ragazzi vadano a farla proprio il Primo Maggio ma devono sapere che quest’esperienza è basata su dei diritti da rispettare. Poco interessa che il 1 maggio sia il giorno di maggiore affluenza dei turisti. Stiamo lottando contro i supermercati che aprono e viene programmata l’alternanza nel giorno della festa dei lavoratori?”.

Nei giorni scorsi a sostegno degli studenti del classico si erano schierati anche altri ragazzi che avevano organizzato una protesta proprio davanti al Pio Monte della Misericordia. Una vittoria per Simona e i suoi compagni che domani non andranno a “lavorare”. “E’ stata sospesa l’attività. I nostri docenti ci sono venuti incontro riorganizzando l’attività in modo da non farci perdere il monte ore necessario. La scuola in accordo con il Pio Monte ha sospeso l’iniziativa. Sono state accolte le nostre richieste. Abbiamo trovato una soluzione con l’ente e con la scuola, non c’è stata alcuna costrizione”.

L'articolo Napoli, studenti contro l’alternanza scuola-lavoro il 1 maggio. “In questo giorno è inopportuna” proviene da Il Fatto Quotidiano.



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