Era il 19 marzo 2002. Marco Biagi era tornato a casa in bicicletta dalla stazione di Bologna a casa, in via Valdonica. E’ lì che lo aspettava il commando delle nuove Br che l’avrebbe ucciso a colpi di pistola. Giuslavorista e consigliere di diversi ministri, aveva ricevuto minacce in quanto promotore di una riforma del mercato del lavoro – emanata dal governo Berlusconi un anno dopo il suo assassinio – che tra il resto creava i contratti di collaborazione a progetto, il lavoro intermittente e quello occasionale e disciplinava le agenzie di somministrazione di manodopera abrogando i rapporti interinali.
“Sono trascorsi sedici anni dal crudele agguato in cui venne ucciso Marco Biagi e la ferita inferta dai terroristi assassini è ancora aperta nella nostra comunità civile”, ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “In questa giornata desidero rinnovare la mia vicinanza e la mia solidarietà alla signora Marina Orlandi Biagi, ai familiari, agli amici, ai colleghi, a quanti hanno continuato in questi anni a sviluppare i temi della ricerca di Biagi, approfondendo e ampliando il confronto, cercando soluzioni positive alle domande poste dai mutamenti profondi del lavoro e dei mercati, tentando di tenere insieme le esigenze di competitività del sistema con i principi costituzionali di equità e di giustizia sociale. Il terrorismo è stato sconfitto irrevocabilmente nella coscienza popolare, grazie all’unità del popolo italiano – aggiunge il capo dello Stato – Nel loro assalto all’ordinamento e alla convivenza civile, i terroristi hanno spezzato con disumanità tante vite e provocato immense sofferenze, ma non sono riusciti a disgregare la società e a colpire la Costituzione, che resta il fondamento della Repubblica”.
“Il coraggio di uomini come Marco Biagi, il quale non ha rinunciato ai propri convincimenti, né alla libertà di collaborare con le istituzioni, nonostante mani omicide avessero già barbaramente colpito altri docenti universitari, come Ezio Tarantelli, Roberto Ruffilli e Massimo D’Antona, testimonia la solidità dei sentimenti di democrazia e libertà nel nostro Paese, contro ogni sopraffazione”, ha concluso Mattarella.
Bologna ricorderà Biagi con diversi eventi. Alle 11:45 Cgil, Cisl e Uil ricorderanno il giuslavorista, deponendo una corona di fiori nella piazzetta a lui intitolata, accanto a via Valdonica. Saranno presenti i tre segretari generali: per la Cgil Bologna Maurizio Lunghi, per la Cisl Area metropolitana bolognese Danilo Francesconi e per la Uil Emilia Romagna e Bologna Giuliano Zignani.
Alle 12, il sindaco Virginio Merola deporrà una corona nella piazzetta. Sarà presente il Civico Gonfalone. Alle 13, in apertura della seduta del Consiglio comunale a Palazzo d’Accursio, sarà ricordato dalla presidente del Consiglio comunale Luisa Guidone Alle 19:50 (con ritrovo alle 19:20 sotto l’orologio del 2 agosto), dalla Piazza Medaglie d’Oro della Stazione centrale partirà la staffetta simbolica che in bicicletta giungerà in via Valdonica seguendo il percorso che il professor compì la sera dell’assassinio. Alle 20:05 verrà deposta una corona di fiori e verranno letti alcuni brani per commemorarlo.
L'articolo Marco Biagi, a Bologna staffetta in bicicletta per ricordare il giuslavorista ucciso. Mattarella: “Terrorismo sconfitto” proviene da Il Fatto Quotidiano.
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