A due giorni dalla notizia che Amsterdam non è pronta ad ospitare l’Agenzia del Farmaco, continua la spinta delle isrituzioni per tentatre di portare a Milano la sede, persa con un sorteggio finale, presentando un ricorso all’Europa. “Io penso che dobbiamo provarci, sapendo che l’Ema è importantissima, presidia la qualità dei farmaci, che c’è stata una gara tra 27 Paesi e due sono arrivati primi: Amsterdam e Milano e poi c’è stato il sorteggio. È emerso – dice il premier Paolo Gentiloni intervenendo a Uno Mattina.- negli ultimi giorni che ci sono delle informazioni forse incomplete nel dossier di Amsterdam e abbiamo il dovere di verificare se questo è vero. La partita non è chiusa, non dobbiamo farci illusioni tuttavia che sia facile riaprirla perché ci sono delle procedure che sono state seguite”.
Anche Pier Carlo Padoan, ministro dell’Economia, è favorevole al fatto che venga rivista la scelta, “le vicende sono andate come sono andate, il governo si sta muovendo col Comune di Milano per vedere come, nell’ambito delle regole europee, si possa aprire uno spiraglio“. Aggiungendo che “Milano è assolutamente pronta, e a livello più elevato possibile di qualità dell’offerta di servizi, per l’accoglienza di un’istituzione internazionale. Oggettivamente, merita l’assegnazione dell’Ema ed è una soddisfazione per Milano dire che noi siamo pronti e altri no“.
“Sono preoccupato perché l’Agenzia del farmaco è fondamentale per la tutela della salute dei cittadini e sapere che da marzo la sede non sarà pronta significa mettere a rischio la salute di tutti i cittadini, non solo quelli di Amsterdam” afferma Roberto Maroni, governatore della Regione Lombardia, ai microfoni di ‘6 su Radio 1’. “Quando ci si accorge di aver fatto un errore, pur nel rispetto delle procedure, bisogna intervenire – sostiene il presidente – Può farlo il Parlamento europeo e la Commissione. Bisognerebbe riprendere in mano il dossier; a novembre c’era il rischio che Amsterdam non fosse pronta, ora c’è la certezza”. “Io non faccio tanto affidamento sulla Corte di Giustizia, perché le procedure sono state rispettate quindi non c’è stato dolo – precisa Maroni -. Serve far ricorso per porre la questione sul tappeto, ma quello che è più importante è l’azione che il Governo italiano deve fare. La questione è al 99% politica e all’1% giurisdizionale”.
L'articolo Sede Ema, Gentiloni: “Verificare se informazioni incomplete nel dossier di Amsterdam” proviene da Il Fatto Quotidiano.
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