Prima si è fatto segnalare per essere il primo eletto all’Assemblea regionale siciliana arrestato a soli tre giorni dalle elezioni. Quindi, ottenuta la scarcerazione, ha lasciato l’Udc riusciendo ad essere eletto presidente del gruppo Misto. Un incarico che gli assicura circa mille euro in più lordi al mese e la visibilità necessaria per correre come sindaco di Messina. Arrivate le feste, dunque, ecco che Cateno De Luca si è inventato un nuovo modo per ottenere la ribalta: suonare la zampogna a Palazzo dei Normanni. Sissignore. Il consigliere regionale si è presentato armato dell’antico strumento musicale ed ha prima fatto visita a Sala d’Ercole, dove si riunisce l’Assemblea regionale siciliana, e poi alla Cappella Palatina. “Voglio fare gli auguri ai siciliani – ha detto – nel luogo simbolico della sicilianità perchè io sono un vero e proprio siciliano che ama la propria terra e la ciaramedda (come si chiama la zampogna nella lingua dell’isola ndr) è uno degli strumenti più antichi. Sono un sostenitore della valorizzazione degli antichi mestieri”. Ancora indagato per evasione fiscale dopo essere stato scarcerato, assolto e prescritto (grazie alla legge Severino) nel processo di primo grado per tentata concussione, abuso d’ufficio e falso in atto pubblico, De Luca non è nuovo a forme eclatanti di protesta. In passato si è fatto fotografare coperto solo dalla bandiera della Trinacria con un pinocchio e una bibbia in mano, perchè era stato escluso dalla commissione Bilancio dell’Ars. In un’altra occasione si presentò in mutande a palazzo dei Leoni, sede della Provincia di Messina, per protestare contro i tagli della fornitura d’acqua alle Eolie.
L'articolo Sicilia, primo atto da deputato di Cateno De Luca dopo la scarcerazione: suona la zampogna all’Assemblea regionale proviene da Il Fatto Quotidiano.
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