L’attentato alle auto di Sigfrido Ranucci è già stato definito come uno dei più gravi atti di intimidazione contro i giornalisti e, nelle parole del procuratore di Roma Francesco Lo Voi, non si deve consentire che si torni a "tempi bui". Un'azione come quella che ha colpito il conduttore di Report non si vedeva forse dai tempi in cui a essere presi di mira furono i giornalisti anti-camorra Rosaria Capacchione e Roberto Saviano. Ma nel nostro Paese è lunga la scia di atti violenti e intimidatori nei confronti dei cronisti e dei giornalisti di inchiesta.
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