Un paesaggio antropico.  Un lago artificiale piazzato lì, in zona pedemontana, nella valle dove ancora oggi si vedono costruzioni abbandonate. Un progetto come tanti in Italia, di lunga e travagliata realizzazione. Nato per proteggere la città di Firenze dalle alluvioni dell’Arno, il lago di Bilancino  la sta salvando anche dalla siccità. 

Una difesa per il suolo, una riserva per il territorio

L’invaso che al suo massimo raccoglie 69 milioni di metri cubi d’acqua non è al suo colmo in questa stagione proprio per lasciare spazio alle piogge insistenti  di eventi metereologici rossi e arancioni. È quindi una protezione dal rischio idrogeologico, ma il cambiamento climatico ha reso principale un’altra finalità. “Quella di garantire acqua nella stagione estiva all’Arno, comprese le falde acquifere che sono in prossimità del fiume stesso. Durante la stagione estiva su indicazione dell’Autorità di Bacino e degli enti competenti , viene deciso il rilascio e lo svaso del lago” spiega Massimo Fabbri responsabile degli impianti di Publiacqua. “ Questo - continua - consente di garantire ai nostri impianti di Mantignano e Anconella acqua in ingresso grezza che poi trattiamo e eroghiamo a Firenze, a tutto il Chianti fiorentino e diamo importante forte contributo a Prato con i suoi paesi vicini  e alla città di Pistoia”. Se non ci fosse questo afflusso L’Arno avrebbe serie problematiche nella stagione secca anche da un punto di vista igienico- sanitario.



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