Due neonate scambiate in culla, una delle due fa causa alla Regione Puglia e ottiene dal Tribunale civile di Trani un maxi risarcimento di circa un milione di euro. È questa la vicenda, definita in primo grado e sulla quale la Regione valuterà se fare appello, di una donna 33enne di Canosa in Puglia che otterrà il risarcimento assieme alla sua vera famiglia (madre, padre e fratello), a cui per 23 anni sono stati impediti i rapporti familiari. La sentenza - di cui riferisce Repubblica Bari - arriva a dieci anni dalla scoperta dello scambio in culla di due bambine partorite il 22 giugno 1989 nell'ospedale di Canosa. 



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