Nuovi particolari emergono sull’omicidio di Saman, la ragazza pakistana scomparsa senza lasciare traccia il 30 aprile 2021. Secondo il racconto che uno degli indagati, Ikram Ijaz, cugino della vittima, avrebbe fatto a un detenuto, Saman sarebbe stata tenuta ferma dai cugini così da permettere allo zio Danish Hasnain di strangolarla con una corda mentre la madre, Nazia Shaheen, in preda a una crisi di pianto, veniva allontanata dal marito, Shabbar Abbas. In tutto questo ci sarebbe anche il contributo di un uomo misterioso che avrebbe aiutato a finire la giovane, a infilare il corpo in un sacco, a caricarlo su una bici e poi, dopo averlo fatto a pezzi, a gettarlo nel Po. Secondo la polizia giudiziaria e i carabinieri di Reggio Emilia, che hanno sentito quanto riportato dal detenuto, le sue dichiarazioni sarebbero credibili solo in parte.



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