"Siamo persone prima che giudici. E io, come magistrato ma soprattutto come uomo, sento di aver fallito adesso che una ragazza di 27 anni di cui mi occupavo dal 2016, si è tolta la vita in carcere". Così, in un'intervista al Corriere della Sera, Vincenzo Semeraro, il giudice di Sorveglianza del Tribunale di Verona che ha scritto una lettera che è stata letta in chiesa durante i funerali di Donatella Hodo, "giovane che lottava contro problemi di dipendenza da stupefacenti e una grande fragilità. Usciva e rientrava in cella di continuo per piccoli furti legati alla droga - si legge - si è lasciata morire la notte del 2 agosto inalando del gas dal fornelletto che aveva in cella". 



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