"Gentile Stato italiano, da 18 anni sono ridotto così. Ogni giorno la mia condizione diventa sempre più insostenibile. Aiutami a morire". Con queste parole Fabio Ridolfi, 46enne di Fermignano (Pesaro Urbino), ha chiesto il suicidio medicalmente assistito. L'uomo da quasi 20 anni è immobilizzato a causa di una tetraparesi dovuta alla rottura dell'arteria basilare. Può muovere solo gli occhi e comunica attraverso un puntatore oculare. È con questo strumento che, in un video diffuso online, Fabio ha composto il suo appello allo Stato. È il terzo italiano a farne richiesta, dopo altri due uomini anche loro marchigiani che hanno deciso di restare anonimi. Prima di fare questo passo, Fabio aveva valutato anche la possibilità di andare in Svizzera ma poi ha deciso di fare questo tentativo rendendo noto il suo nome e il suo volto. 



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