Ormeggiato a Marina di Carrara c’è uno yacht lungo 140 metri, dal valore stimato di 700 milioni di dollari. Ha puntato gli occhi sulla maxi-imbarcazione – chiamata Scheherazade - la polizia italiana, in questi giorni impegnata a mappare e sequestrare i beni degli oligarchi vicini al presidente russo Vladimir Putin, come parte del pacchetto di sanzioni approvate dall’Unione europea contro Mosca in risposta all’invasione militare dell’Ucraina. A darne notizia per primo è stato il New York Times, che si chiede se lo yacht sia di proprietà russa o addirittura dello stesso Putin. Nessun proprietario è stato pubblicamente identificato fino ad ora e ad accendere i sospetti è il fatto che il nome sullo scafo dell’imbarcazione – riporta il Ny Times – è stato coperto. Al suo ingresso nel porto della città toscana, è stata messa in piedi una barriera metallica sul molo, come per ripararlo da occhi indiscreti. Una pratica che, hanno detto alcuni residenti al quotidiano statunitense, è inusuale per Marina di Carrara. Il capitano, Guy Bennet-Pearce, riferisce che gli inquirenti italiani sono effettivamente saliti a bordo dello yacht lo scorso venerdì 4 marzo, ma giura: il proprietario non è nella lista degli oligarchi colpiti dalle sanzioni occidentali e Putin non vi ha mai messo piede (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE DI SKY TG24 - LA MAPPA DEI PROFUGHI UCRAINI).



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