Per tradizione gli ultimi giorni di gennaio e i primi di febbraio sono considerati i più freddi dell'anno. Non si tratta solo di credenze popolari ma anche di statistiche meteorologiche. I dati dimostrano, infatti, che nei primi trenta giorni dell’anno esiste – mediamente – una piccola parentesi di clima più mite ma poi si ripiomba in un clima più rigido. Ciò succede solitamente verso la fine di gennaio, poco prima dei cosiddetti "giorni della merla".
La leggenda dei giorni della merla
Secondo la leggenda che ha dato il nome a questa terna di giorni, tanto tempo fa i merli non erano neri, ma bianchi. Una merla, per ingannare gennaio, che la maltrattava con pioggia e freddo, decise di nascondersi con tutta la sua famiglia, uscendo allo scoperto solo l'ultimo giorno del mese, che ai tempi durava ventotto giorni. Gennaio, furioso con il piccolo volatile, chiese in prestito a febbraio tre giorni per scatenare una tempesta di neve e gelo. Per ripararsi, la merla si rifugiò dentro un camino, sporcandosi irrimediabilmente le piume (trasformando così il suo manto, da bianco in nero). Come spesso capita, comunque, la leggenda presenta variazioni fantasiose e diversi di regione in regione.
I giorni della merla 2022
Quest’anno il mese di gennaio è destinato a chiudersi nel segno della siccità. Complice l’anticiclone delle Azzorre che in modo anomalo sta interessando buona parte dell’Europa occidentale, Italia compresa. A caratterizzare il quadro meteorologico proprio in vista dei giorni della Merla, ci sarà un massimo di alta pressione che porterà tempo soleggiato e piuttosto mite. La discesa di venti di favonio potrebbe far aumentare le temperature al Nord Ovest anche su valori eccezionalmente alti. Aria più fredda coinvolgerà invece le regioni del Sud, in particolare il settore adriatico più esposto ai venti provenienti dai Balcani. Qui il gelo si farà sentire con temperature sotto norma.
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