Trentanove misure cautelari in carcere sono state emesse dal gip di Venezia nei confronti di un gruppo di persone che, secondo quanto ricostruito, tentava di ricostituire la mala del Brenta, l’organizzazione criminale capeggiata da Felice Maniero che negli anni Settanta ha terrorizzato il Nordest. L’operazione è stata eseguita dai carabinieri del Ros e dei comandi provinciali di Treviso, Padova, Venezia e Rovigo. Le accuse sono di associazione per delinquere (e relativo concorso esterno), detenzione e porto di armi da fuoco, spaccio di stupefacenti, estorsione, rapina, usura e altri delitti, alcuni con aggravante mafiosa.

L’indagine “Papillon“, diretta dalla Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo di Venezia, ha “documentato l’esistenza di gravi e concordanti elementi relativi alla ricostituzione della disgregata organizzazione mafiosa“, un disegno sviluppatosi, a partire dal 2015, anche a seguito della progressiva liberazione dopo lunghi periodi di carcere di esponenti della frangia dei mestrini, articolazione della mala del Brenta.

L'articolo “Tentavano di ricostituire la mala del Brenta”: 39 misure cautelari in carcere in Veneto proviene da Il Fatto Quotidiano.



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