Cinque razzi hanno illuminato l’alba di Kabul puntando verso l’aeroporto dove rimangono ormai poche centinaia di militari americani intenti a lasciare il Paese nelle ultime ore utili. Le testate sono però esplose in aria, intercettate dai sistemi di difesa americani, e non hanno mietuto vittime o provocato danni a cose o persone, secondo quanto si è appreso fino ad ora. Si tratta del secondo attacco sventato in appena due giorni, con la pressione sui soldati ancora in Afghanistan che continua ad alzarsi, dopo il raid americano di ieri che ha neutralizzato un gruppo di terroristi kamikaze a bordo di un’autobomba, provocando però anche la morte di almeno 9 civili, tra cui 6 bambini, secondo quanto riportano alcuni media.
La Casa Bianca, ha confermato il tentato attacco missilistico sferrato probabilmente da una delle sigle terroristiche presenti nel Paese, come Isis o al-Qaeda, spiegando che “le operazioni continuano senza interruzioni”, come scritto in un comunicato dalla portavoce Jen Psaki. “Il presidente è stato informato che le operazioni continuano ininterrotte all’aeroporto di Kabul e ha riconfermato l’ordine che i comandanti raddoppino gli sforzi per dare priorità e fare tutto il necessario per proteggere le nostre forze a terra”, si legge.
Il Centcom americano commenta anche gli sviluppi del raid con drone con il quale ieri è stato neutralizzato un altro gruppo di terroristi che si stavano dirigendo a bordo di un’auto imbottita di esplosivo verso lo scalo della capitale. “Siamo a conoscenza delle informazioni su morti fra i civili in seguito al nostro raid a Kabul, in Afghanistan. Stiamo ancora valutando gli esiti del raid, che ha distrutto una minaccia imminente all’aeroporto. Sappiamo che ci sono sono forti esplosioni in seguito alla distruzione del veicolo, il che indica la presenza di un grande ammontare di esplosivo che potrebbe aver causato le vittime. Saremmo molto rattristati da una potenziale perdita di vite innocenti”, hanno dichiarato i militari.
Intanto, con la coalizione occidentale che sta concludendo il piano d’evacuazione dal Paese, gli Stati iniziano a fare pressione sui Taliban affinché anche da parte loro vi sia il rispetto degli accordi prestabiliti, soprattutto riguardo l’uscita dal Paese dei civili anche dopo il 31 agosto. “Quasi 100 Paesi” hanno firmato una dichiarazione sulle “rassicurazioni dei Taliban” a consentire lo spostamento “in sicurezza” fuori dal Paese degli stranieri e degli afgani muniti di autorizzazione di viaggio dai singoli Stati. I Taliban “saranno ritenuti responsabili di questo impegno” che hanno preso, ha dichiarato il segretario di Stato americano, Antony Blinken.
L'articolo Afghanistan, cinque razzi contro l’aeroporto di Kabul: intercettati dal sistema di difesa Usa. Casa Bianca: “Le operazioni non si fermano” proviene da Il Fatto Quotidiano.
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