L’indice Rt e l’incidenza fanno un altro balzo verso l’alto. Il nuovo monitoraggio settimanale del ministero della Salute-Iss, ora all’esame della Cabina di regia, segnala che il primo valore, che serve a capire la replicabilità del contagio, arriva a 1,57, rispetto all’1,26 della scorsa settimana. Aumenta inoltre l’incidenza settimanale di Covid a livello nazionale: i dati riferiti al periodo 19-15 luglio mostrano “evidenza di forte aumento dei casi diagnosticati in quasi tutte le Regioni” e aumenta “in maniera molto significativa” la trasmissione dell’infezione, “con quasi tutte le regioni e province autonome classificate a rischio epidemico moderato”, si legge nel monitoraggio. Il numero di casi per 100mila abitanti, che serve a percepire la circolazione del virus, sale da 41 a 58. I due parametri, indice Rt e incidenza, non sono più quelli determinanti per cambio di fascia delle Regioni e le relative restrizioni: i nuovi criteri decisi dal governo infatti attribuiscono più importazione alla percentuale di saturazione delle aree mediche e delle terapie intensive. I ricoveri sono in aumento, si legge nel monitoraggio, ma al momento nessuna Regione e Provincia autonoma supera la soglia critica di occupazione dei posti letto.
Il tasso di occupazione in intensiva è stabile al 2%, con un lieve aumento nel numero di ricoverati che passa da 165 (20/07/2021) a 189 (27/07/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche nazionale aumenta invece al 3% rispetto al 2% della scorsa settimana. Il numero di ricoverati in queste aree è in aumento da 1.194 a 1.611. Sono 20 – rispetto alle 19 della scorsa settimana – le Regioni e Province autonome classificate a rischio moderato e una solamente (Molise) a rischio basso questa settimana. Diciassette Regioni e Province autonome riportano inoltre allerte di resilienza.
Il monitoraggio settimanale evidenzia inoltre la necessità di accelerare i tempi per raggiungere una elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta dalle varianti. La circolazione della variante Delta, infatti, è in aumento in Italia ed è ormai prevalente. Questa, si rileva, ha portato ad un aumento dei casi in Paesi con alta copertura vaccinale, pertanto è opportuno un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi. “Sulla base dei dati e delle previsioni, della presenza di focolai causati dalla variante virale Delta in Italia e delle attuali coperture vaccinali, è opportuno mantenere elevata l’attenzione, così come applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale”, raccomanda il monitoraggio Iss.
La situazione negli ospedali Regione per Regione
Aumentano i ricoveri nei reparti di terapie intensiva e di area medica: in testa alla classifica si collocano le Regioni meridionali e il Lazio. Se il tasso di occupazione nazionale si mantiene infatti sotto la soglia critica sia per l’occupazione dei posti letto nelle terapie intensive (al 2,2%) sia nei reparti (al 2,9%), i valori salgono in alcuni territori. Con i nuovi parametri, infatti, la soglia critica che segna il passaggio alla zona gialla per le Regioni è fissata al 10% e 15% di occupazione rispettivamente per le intensive ed i reparti ordinari. Per i ricoveri in reparto i numeri più alti si segnalano in Sicilia (8%), Calabria (6,6%) e Campania (4,9%). Per le terapie intensive, invece, i maggiori tassi di occupazioni sono evidenziati in Sicilia (4,7%), Sardegna (4,2%) e Lazio (3,7%). Questi i tassi di occupazione nelle varie Regioni rispettivamente per le aree mediche e le terapie intensive, secondo i dati del monitoraggio settimanale:
Abruzzo 1,8% – 0,0%; Basilicata 3,8% – 0,0%; Calabria 6,6% – 3,3%; Campania 4,9% – 1,8%; Emilia-Romagna 2,5% – 1,2%; Friuli Venezia Giulia 0,8% – 1,1%; Lazio 4,0% – 3,7%; Liguria 2,1% – 2,8%; Lombardia 2,8% – 2,0%; Marche 1,3% – 1,9%; Molise 0,6% – 0,0%; Bolzano 2,6% – 0,0%; Trento 1,2% – 0,0%; Piemonte 1,2% – 0,5%; Puglia 2,8% – 2,2%; Sardegna 4,4% – 4,2%; Sicilia 8,0% – 4,7%; Toscana 2,2% – 3,3%; Umbria 1,8% – 2,1%; Valle d’Aosta 1,5% – 0,0%; Veneto 1,5% – 1,6%. ITALIA 2,9% – 2,2%.
L'articolo Monitoraggio Iss: salgono ancora l’Rt (1,57) e l’incidenza. “Ricoveri crescono, ma nessuna Regione sopra soglia critica” proviene da Il Fatto Quotidiano.
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