Un uomo di 33 anni è stato arrestato dalla polizia francese nell’ambito delle indagini sull’attentato terroristico compiuto giovedì nella basilica di Notre-Dame de l’Assomption a Nizza dal 21enne tunisino Brahim Aoussaoui, che ha ucciso tre persone. A riferirlo è l’emittente Bfmtv, spiegando che l’uomo si trovava a casa di una delle altre due persone arrestate. Si tratta del terzo arresto nel giro di due giorni: già altri due individui, un 31enne e un 47enne, sospettati di aver avuto contatti con il terrorista sono stati fermati dalla polizia con l’accusa di aver “affiancato l’autore dell’attacco nella giornata precedente l’attentato”.
Le autorità francesi continuano a indagare per capire se esista una regia dietro all’attacco di giovedì mattina, nonostante Brahim Aoussaoui, attualmente ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Nizza, abbia dichiarato di aver fatto tutto da solo. Ma anche la procura di Palermo ha aperto un fascicolo a suo carico: questa notte, ad Alcamo, centro del trapanese, sono state eseguite perquisizioni dagli uomini della Digos di Palermo, guidati dal Procuratore Francesco Lo Voi, alla ricerca di tracce del passaggio di Brahim Aoussaoui, l’attentatore tunisino di 21 anni di Nizza. Nel mirino degli inquirenti sono finiti alcuni negozi, tra cui un venditore di kebab, della zona da lui frequentata.
Sembra infatti che il giovane tunisino, sbarcato a Lampedusa il 20 settembre, sia rimasto per almeno 12 giorni ad Alcamo da un amico. Il trentenne è stato ascoltato fino all’alba dagli uomini del Dipartimento antiterrorismo ma al momento non è in stato di fermo. Il Dipartimento antiterrorismo della Dda di Palermo indaga sui passaggi del giovane dall’arrivo a Lampedusa al trasferimento a Bari e poi il ritorno in Sicilia, dove è rimasto per due settimane prima di spostarsi per raggiungere la Francia. La Direzione distrettuale antimafia di Palermo sta indagando sui rapporti tra Brahim Aoussaoui e il giovane di 30 anni che è stato sentito a lungo dalla Digos: quest’ultimo ha detto agli inquirenti di aver ospitato l’amico per almeno dieci o 12 giorni ad Alcamo. Sembra che l’uomo stia collaborando con gli investigatori, anche se solo “il minimo indispensabile”, come apprende l’Adnkronos. Brahim sarebbe stato ospite dell’amico fino a una settimana fa quando ha raggiunto la Francia. L’inchiesta è coordinata dal Procuratore Francesco Lo Voi e dall’aggiunto Marzia Sabella.
L'articolo Attentato Nizza, arrestato un terzo uomo. Perquisizioni ad Alcamo: interrogato un 30enne che ha ospitato Brahim Aoussaoui proviene da Il Fatto Quotidiano.
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