Sesto giorno di proteste negli Stati Uniti dopo l’omicidio di George Floyd, il 46enne afroamericano ucciso da un agente a Minneapolis. Oltre 2500 persone sono state arrestate in una ventina di città, di cui oltre 500 a Los Angeles. Tra loro c’è anche Chiara de Blasio, la figlia 25enne del sindaco di New York, fermata sabato sera dagli agenti perché si è rifiutata di lasciare una strada di Manhattan sgomberata dagli agenti. Chiara de Blasio è stata successivamente chiamata in giudizio e rilasciata. Anche la scorsa notte si sono verificati tafferugli davanti alla Casa Bianca e venerdì sera, scrive il New York Times, gli agenti del Secret Service hanno portato Donald Trump in un bunker sotterraneo della residenza presidenziale per quasi un’ora quando la protesta si è infiammata davanti alla presidenza. Non è chiaro se anche Melania e il figlio Barron siano stati condotti nel bunker con lui.

Virali i video che da New York a Washington immortalano alcuni dirigenti di polizia e agenti che si sono uniti ai dimostranti in segno di solidarietà mentre ad Atlanta due poliziotti sono stati licenziati per uso eccessivo della forza dalla sindaca afroamericana Keisha Lance Bottoms: in un video i due si avvicinano alla macchina in cui si trovano due ragazzi, rompono il finestrino del conducente e li prelevano con violenza dopo averli bloccati con un taser. Oltre 25 città hanno decretato il coprifuoco e alla lista si sono aggiunte anche Philadelphia – dove nella notte ci sono stati scontri con la polizia – e Washington, dove la sindaca Muriel Bowser ha mobilitato anche la guardia nazionale a sostegno della polizia metropolitana.

L'articolo George Floyd, proteste alla Casa Bianca: “Trump in un bunker sotterraneo”. New York: arrestata la figlia del sindaco De Blasio proviene da Il Fatto Quotidiano.



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