Via libera a selezioni per stabilizzare medici, infermieri e operatori sanitari che hanno combattuto in prima fila durante l’emergenza Coronavirus. Nascita di una rete territoriale di laboratori per la diagnosi del Covid. E proroga fino a fine anno del blocco degli sfratti, tra gli strali di Confedilizia (“da irresponsabili”). Sono le principali novità entrate nel decreto Rilancio domenica, attraverso emendamenti approvati dalla commissione Bilancio alla Camera. In vista dell’approdo in aula, venerdì, sembrano vicini accordi trasversali sulle scuole paritarie (le risorse dovrebbero raddoppiare, quindi verrebbero stanziati altri 150 milioni) e sull’allargamento dell’ecobonus ai lavori fatturati anche nel 2022 per le sole case di edilizia popolare.

In più è praticamente raggiunto quello in maggioranza sugli incentivi per l’acquisto delle auto Euro 6. Pare caduto il veto del Movimento 5 Stelle sugli aiuti alle vetture a benzina e gasolio. Lo stallo sarebbe stato superato andando incontro alla richiesta dei pentastellati di rafforzare i bonus per le elettriche e le ibride e incentivare la rottamazione di vecchi modelli. La spinta alla riduzione dello stock di Euro 6, che comprende anche vetture a benzina e gasolio, trova favorevole l’opposizione. L’emendamento originale di Pd, Iv e Leu prevedeva che ci fosse un contributo statale fino a 2mila euro, raddoppiato dal concessionario. Ma c’è il nodo coperture: in base ad alcune stime, la misura potrebbe costare la metà degli 800 milioni a disposizione per il complesso delle modifiche al Dl. E’ quindi possibile che slitti e se ne riparli con il decreto che il ministro del Tesoro Roberto Gualtieri ha annunciato per metà luglio, dopo il nuovo scostamento di bilancio da 10-20 miliardi di euro.

In attesa che si definiscano questi aspetti, la commissione ha votato alcune modifiche al testo. C’è la proroga dall’1 settembre al 31 dicembre del blocco degli sfratti e si prevede la sperimentazione di strutture di prossimità che seguano le categorie più fragili, favorendo così le cure domiciliari rispetto a quelle ospedaliere.

La Lega ha anche vantato di aver ottenuto via libera a un emendamento che prevede bonus fino a 2mila euro per i sanitari che siano stati in prima linea durante l’emergenza covid, ma il premio è a discrezione delle Regioni e province autonome e a valere su risorse già stanziate dal decreto per “la remunerazione delle prestazioni correlate alle particolari condizioni di lavoro del personale dipendente delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale”. I 2mila euro massimi sono al lordo dei contributi previdenziali e assistenziali e degli oneri fiscali a carico del dipendente.

L'articolo Dl Rilancio, prorogato il blocco degli sfratti e saranno stabilizzati medici e infermieri precari. Verso intesa su incentivi per le Euro 6 proviene da Il Fatto Quotidiano.



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