Il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, lancia un ultimo avvertimento alla governatrice della Calabria, Jole Santelli, dopo l’ultima ordinanza firmata dalla rappresentante di Forza Italia in cui si allentano ulteriormente le restrizioni previste dal governo a livello nazionale per la Fase 2, dando la possibilità, tra le altre cose, a bar e ristoranti calabresi di riaprire i locali e servire ai tavoli, anche se solo all’aperto. Ospite a SkyTg24, il ministro ha spiegato che “come Jole Santelli sa, giovedì è partita la lettera, l’invito che si è trasformato in una diffida e le procedure sono partite. Lei conosce bene le procedure, ha ancora tempo per ritirare l’ordinanza. Se non dovesse farlo, sa quello che succede quando parte una lettera che diffida dall’andare avanti rispetto a quell’ordinanza”.
L’invito rivolto alla governatrice, ripetuto più volte a tutti i presidenti di Regione italiani, è quello di mantenere la propria autonomia nei settori di competenza degli enti locali, ma senza ulteriori aperture rispetto ai paletti messi da Roma. Una posizione, questa, che nei giorni scorsi ha generato le proteste di numerosi governatori, soprattutto del centrodestra, che hanno rivendicato la propria autonomia, nonostante il Governo abbia anticipato che dal 18 maggio potrebbero esserci modifiche alle disposizioni tenendo conto della situazione dei contagi nelle varie parti d’Italia. “Mi auguro che la presidente Santelli segua le regole, quelle che disciplinano la vita nelle istituzioni – ha continuato Boccia – Lei le conosce bene e sa che quell’atto è illegittimo”. Il ministro ha poi ricordato che la governatrice “nelle ultime due videoconferenze non si è presentata, nemmeno confrontata, e questo non va bene. Io l’ho chiamata perché ci conosciamo da anni”.
A chi accusa lui e l’esecutivo Conte di violare il principio di autonomia degli enti locali, Boccia risponde che “non era mai successo nella storia della Repubblica che un’emergenza sanitaria si trasformasse in pandemia – ha detto in un’intervista al Messaggero – E in questo caso le linee guida le dà lo Stato e le Regioni si devono adeguare e rispettarle. Ci sono state discussioni forti, però mai violazioni di regole, a parte la Calabria“.
Da parte sua, Santelli aveva risposto nei giorni scorsi dicendo che la sua regione era una di quelle che in Italia aveva fatto registrare numeri di contagi tra i più bassi d’Italia e che, data la situazione, era giusto fare affidamento sul senso civico dei suoi cittadini che fino a quel momento avevano mostrato responsabilità: “La Calabria fa meno della metà dei tamponi del Trentino Alto Adige avendo il doppio della popolazione – ha risposto Boccia – Siamo stati rigorosi ma collaborativi, impugnando diamo alla Santelli ancora una chance. Dopo di che penso che in un momento come questo nessuno possa permettersi di anticipare scelte che non sono considerate sicure, mettendo a rischio la vita di lavoratori e clienti. Questo non è giusto”.
Per i luoghi in cui le curve di contagio sono ancora alte, Boccia dice che una volta “definito il modello di monitoraggio valuteremo i dati giorno per giorno e poi vedremo chi sta sopra o sotto i parametri. I presidenti di Regione sono tutti molto responsabili. È evidente che le Regioni che saranno sotto i parametri dovranno aspettare qualche giorno o settimana in più, chi sta sopra potrà lentamente ripartire”. Anche se, preannuncia, alcune modifiche dovranno essere concordate anche con la Sardegna, dopo che il governatore Christian Solinas ha deciso di dare il via libera alle messe, senza consultare i Vescovi locali, e anticipare i tempi anche per la riapertura delle attività che riguardano i servizi alla persona, come ad esempio i parrucchieri, estetisti, tatuatori, ma anche esercizi di vendita di abbigliamento e calzature, gioiellerie, profumerie, che potranno essere riaperti a partire dall’11 maggio.
A proposito della caduta dei ‘confini’ regionali dal 18 maggio, il ministro annuncia che “decideremo assieme alle Regioni. Però ritengo che la strada per le comunicazioni infra-regionali sia ancora lunga. Bisogna avere pazienza, nella stagione estiva adatteremo le nostre abitudini di vita alle condizioni epidemiologiche”.
L'articolo Coronavirus, Boccia contro le riaperture di Santelli (Calabria): “Inviata lettera di diffida, lei sa cosa succede se non ritira l’ordinanza” proviene da Il Fatto Quotidiano.
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