La pandemia, dopo il picco in Europa, avanza nelle Americhe: gli Stati Uniti si confermano il Paese più colpito, seguiti da Brasile, Russia e Regno Unito. Nel mondo sono oltre 6 milioni i casi di Covid-19 e oltre 369mila le vittime.

Allarmante è ancora la situazione del Brasile, che da solo ha registrato oltre il 60% dei contagi del giorno (33.000) portando il totale generale a quasi mezzo milione (498.440), con 28.834 morti (+1.000). A preoccupare è in particolare la situazione nelle favelas di Rio de Janeiro, dove sono quasi mille i casi confermati di Covid-19 e si registrano già 249 morti. La baraccopoli più colpita dall’epidemia è quella di Rocinha, con 195 casi confermati e 55 morti. Qui continuano a circolare minibus stipati di persone e ci sono numerosi assembramenti nelle strade, ma nessuno denuncia le violazioni del distanziamento sociale alla polizia per paura di ritorsioni. Lo stato di Rio de Janeiro conta 4.856 morti e 44.886 contagi ed è il secondo più colpito dopo quello di San Paolo.

Il resto dell’America Latina – I paesi più colpiti dopo il Brasile sono Perù (155.671 e 4.371) e Cile (94.858 e 997). Fra le nazioni con più di 5.000 casi si segnala il Messico quarto per contagi (84.627) ma secondo per vittime fatali (9.415), davanti a Ecuador (38.571 e 3.334) che non ha fornito dati ieri, Colombia (28.236 e 890), Repubblica Dominicana (16.908 e 498), Argentina (15.419 e 524), Panama (12.531 e 326) e Bolivia (8.731 e 300).

L'articolo Coronavirus, 6 milioni di casi nel mondo. Usa e Brasile i più colpiti dalla pandemia. Nelle favelas di Rio centinaia di morti proviene da Il Fatto Quotidiano.



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