Siamo arrivati al picco, ma ci vorrà ancora del tempo prima di iniziare la discesa. Non si sa quando l’Italia uscirà dall’emergenza coronavirus e, mentre il governo si appresta a prorogare le misure restrittive e valutare un piano per la riapertura, emerge un nuovo scontro tra Regioni e Viminale sull’interpretazione degli attuali provvedimenti. Provvedimenti che, come ha sottolineato il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, intervistato dal Corriere della Sera, restano fondamentali: “Ora la situazione nei territori del nord resta la più drammatica, ma il sud è ancora a rischio. Nessuno può e deve pensare di poter abbassare la guardia: il virus ha dimostrato di poter attraversare oceani e continenti”.

Gallera: “Spero cittadini ignorino Viminale” – “Spero che i cittadini ignorino questa folle, insensata e irresponsabile circolare, che stiano a casa e organizzino giochi con i propri figli”. Lo ha ribadito l’assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, in merito al provvedimento del Viminale che autorizza la passeggiata genitori-figli “se vicino casa”. Come Lombardia, ha aggiunto Gallera, “vedremo se c’è la possibilità di emanare ordinanze che la vanifichino. Lo valuteremo con il presidente Attilio Fontana“, ha spiegato in collegamento con Italia 7 Gold.

Crimi: “Vale solo per i bambini” – “Non c’è alcun allentamento dei controlli” e la circolare del Viminale si riferisce ai bambini molto piccoli quelli per cui “uscire è una necessità“, non certo “a un 15enne”. Lo chiarisce il viceministro agli Interni e capo politico M5s Vito Crimi a Radio Anch’io su Rai Radio 1. “Deve essere chiaro: non possiamo far pagare quello che sta accadendo ai bambini piccoli” che non possono essere “vittime dell’isolamento”. “In questo momento non dobbiamo parlare di tempi di riapertura ma di stare a casa: c’è qualche miglioramento dell’evoluzione dell’epidemia” ma per riaprire “dobbiamo vedere la luce”, ha precisato ancora Crimi.

Borrelli: “Mascherine? Efficiente rete di distribuzione” – Per Borrelli è certo che “senza le misure messe in campo dal governo, le nostre strutture ospedaliere avrebbero sofferto molto di più e oggi conteremmo un numero di morti decisamente superiore” rispetto alle oltre 12mila vittime attuali. Il capo della Protezione civile interviene anche sulle polemiche con le Regioni, ultima quella sulle mascherine: “L’apertura di nuovi canali di approvvigionamento e la collaborazione con Domenico Arcuri ha permesso di far arrivare in Italia quantitativi importanti di Dispositivi di protezione. Grazie anche al personale della Difesa siamo riusciti a mettere in piedi un’efficiente rete di distribuzione dei materiali”, spiega Borrelli. Che poi aggiunge: “Non esiste un’emergenza ‘a criticità zero‘, l’importante è essere in grado di rispondere e superare tempestivamente le difficoltà”.

L'articolo Coronavirus, diretta – Borrelli: “Sud ancora a rischio. Nessuno pensi di abbassare la guardia”. Lombardia contro circolare Viminale, Gallera: “Spero cittadini la ignorino”. Crimi: “Vale solo per i bambini” proviene da Il Fatto Quotidiano.



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