Viviamo un momento molto particolare, in cui siamo chiamati a stare a casa per evitare possibili problemi di contagio.
In questo momento coltivare la terra vicino alla propria abitazione si rivela una vera e propria boccata d’aria per molte persone. Permette di ottenere verdura fresca senza doversi recare in negozi ed è terapeutico rispetto alle molte preoccupazioni, fonti di ansia e di stress.
Anche per chi ha dei bambini, in tempi di scuole chiuse, può rivelarsi un’attività educativa e divertente.
Purtroppo non tutti possono coltivare, perché il decreto del 22 marzo 2020 in merito alle disposizioni anti contagio limita una serie di attività e spostamenti. Vale la pena dare qualche informazione in merito.
Chi può coltivare
Chi coltiva presso la propria abitazione può ovviamente farlo: in giardino, sul balcone, in terreni adiacenti alla casa. L’attività non comporta spostamenti.
Anche chi coltiva per professione, in azienda agricola o comunque con una partita Iva di agricoltore può proseguire a farlo. L’agricoltura in quanto produzione di cibo è un’attività fondamentale ed è quindi tra quelle che possono proseguire, anche gli spostamenti connessi all’attività agricola sono concessi.
Resta però il problema di chi coltiva un orto non adiacente all’abitazione: lo spostamento che si trova a compiere non ha una motivazione che rientra tra quelle esplicitamente previste dal decreto. Ci sono moltissime persone in questa situazione, con orti abbandonati a poche centinaia di metri da casa. Ho scritto una lettera aperta al governo per mettere in luce questa situazione, considerando che per alcuni la produzione dell’orto è una voce importante nel bilancio famigliare.
Comprare materiale per l’orto
Per fare l’orto servono sementi o piantine, chi non ha preservato i semi dell’anno precedente deve acquistarli. Si può comprare online o in negozi di agraria o vivai.
In una recente risposta il governo ha chiarito che la vendita al dettaglio di piantine e semi è tra le attività consentite, quindi non ci dovrebbero essere problemi a reperire il materiale.
Qualche raccomandazione
In questo momento l’emergenza sanitaria è molto preoccupante, anche chi fa l’orto è chiamato a farlo in modo responsabile.
Per prima cosa bisogna evitare ogni possibile fonte di contagio evitando contatti tra persone: se ci sono vicini di orto non è il caso di frequentarsi ora di persona.
Bisogna anche prestare una maggior attenzione a evitare incidenti nell’orto, lavorando con tutte le precauzioni ed evitando lavori e attrezzi pericolosi. Non è il momento di sovraccaricare gli ospedali con piccoli incidenti in campagna.
L'articolo Coltivare un orto in questo periodo è terapeutico. Purtroppo non tutti possono farlo proviene da Il Fatto Quotidiano.
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