Tornano a calare gli occupati che a dicembre segnano una diminuzione di 75mila unità, dopo due mesi di crescita. Si tratta, secondo i dati dell’Istat, della contrazione più forte in termini assoluti da febbraio del 2016. A scendere, con un’inversione di rotta, è il numero di lavoratori dipendenti permanenti (-75mila), vale a dire coloro che hanno il posto fisso. Calano anche gli indipendenti (-16mila), con il totale che tocca il minimo storico dal 1977 di 5 milioni e 255mila mentre gli occupati aumentano tra i dipendenti a termine (+17mila). I precari arrivano a toccare quota 3 milioni 123mila. Si tratta di un nuovo massimo storico.
Complessivamente, a dicembre 2019 il tasso di occupazione scende al 59,2% (-0,1 punti percentuali). Il tasso di disoccupazione risulta tuttavia stabile al 9,8% per effetto del lieve aumento degli inattivi e rimane invariato anche il tasso di disoccupazione giovanile (28,9%). Una lieve crescita delle persone in cerca di lavoro si registra tra gli uomini (+2,2%, pari a +28mila unità) e tra gli under 50, a fronte di una diminuzione tra le donne (-2,2%, pari a -27mila unità) e gli ultracinquantenni. La crescita degli inattivi riguarda sia gli uomini sia le donne e tutte le fasce d’età a esclusione dei giovanissimi tra i 15 e i 24 anni. Il tasso di inattività sale al 34,2% (+0,1 punti percentuali).
Per quanto riguarda il quarto trimestre 2019, l’occupazione risulta in lieve crescita (+0,1%, pari a +13mila unità) tra le donne (+19mila) e i dipendenti (+43 mila); segnali positivi si osservano anche per i 25-34enni (+12mila) e gli over 50 (+48mila). In calo dello 0,6% gli indipendenti (-30mila). Nello stesso trimestre diminuiscono lievemente sia le persone in cerca di occupazione sia gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-32mila unità).
Rispetto a dicembre 2018 la crescita dell’occupazione (+0,6%, pari a +136 mila unità), coinvolge donne, uomini e tutte le classi d’età ad eccezione dei 35-49enni per i quali la diminuzione è imputabile al decrescente peso demografico. Aumentano anche i lavoratori dipendenti (+207mila unità), soprattutto permanenti (+162mila), mentre gli occupati indipendenti diminuiscono di 71mila unità. Nell’arco dei dodici mesi, l’aumento degli occupati si accompagna a un calo dei disoccupati (-5,3%, pari a -143mila unità) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,9%, pari a -115mila).
L'articolo Istat, a dicembre disoccupazione stabile al 9,8%. Calano gli indeterminati: -75mila. E i precari toccano un nuovo record proviene da Il Fatto Quotidiano.
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