Il coronavirus arriva anche in Italia: ieri sera il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha confermato due casi accertati, una coppia cinese che ora si trova ricoverata all’Istituto Spallanzani Roma. Marito e moglie, di 67 e 66 anni, sono in Italia da una settimana e hanno fatto diverse tappe prima di sviluppare i sintomi della malattia e chiedere aiuto: atterrati a Milano, erano stati a Parma e in altre città d’arte. C’è un secondo caso sospetto, in Veneto: uno studente minorenne del trevigiano, rientrato con la madre da un viaggio in Cina con sintomi influenzali e febbre. Non è stato ricoverato, ma dimesso con l’obbligo di restare chiuso in casa, evitando il più possibile anche i contatti con i familiari. I medici hanno eseguito un tampone sul paziente, già inviato per le analisi allo Spallanzani. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato l’emergenza sanitaria internazionale, e l’Italia ha annunciato la chiusura del traffico aereo da e per la Cina: è il primo Paese ad adottare un simile provvedimento, ‘scavalcando’ le singole compagnie aeree.
In Italia – Sotto osservazione la comitiva di 18 cinesi che viaggiava insieme alla coppia risultata positiva al coronavirus: il pullman proveniva da Sorrento ed è stato fermato all’altezza di Cassino. Allarme rientrato a Civitavecchia, dove è iniziato lo sbarco dei passeggeri dalla nave Costa Smeralda rimasti bloccati a bordo per il sospetto caso di coronavirus, poi smentito. A Fiumicino è atterrato un aereo proveniente da Shangai, uno degli ultimi voli autorizzati prima dello stop ai voli annunciato ieri. In totale sono otto gli ultimi aerei che arriveranno oggi in Italia: cinque all’aeroporto di Fiumicino (da Haikou, Hangzhou, Hong Kong, Guangzhou e Taipei) e tre a Malpensa (provenienti da Pechino, Shanghai e Hong Kong).
Nel mondo – Sale il numero di contagi: 9.692 persone malate e 213 morti, tutti, al momento, entro i confini della Cina. La Commissione nazionale della Sanità cinese riferisce che 1.527 pazienti sono in condizioni critiche, mentre oltre 15mila persone sono sospettate di aver contratto il coronavirus. Gli altri Paesi prendono contromisure: il Pakistan e la Corea del Nord hanno sospeso tutti i collegamenti con la Cina, la Russia ha sigillato il confine e gli Stati Uniti sconsigliano ai propri cittadini di mettersi in viaggio verso la regione per qualsiasi motivo, nonostante l’Oms non abbia previsto limitazioni in questo senso.
10:05 “Italiani rimpatriati il 2 febbraio”. L’aereo che dovrà rimpatriare i cittadini italiani bloccati dall’epidemia di coronavirus a Wuhan è atteso domenica mattina 2 febbraio. Lo prevede l’ultima bozza del piano concordato con le autorità cinesi, secondo cui la ripartenza avverrà dopo due ore, in base a varie fonti sentite dall’Ansa.
9:45 L’hotel: “Decontaminazione non necessaria”. “Questi clienti parlavano esclusivamente cinese, i contatti erano limitati. Erano in tre ma la terza persona non so se è stata ricoverata, non so chi sia. Loro erano moglie e marito, erano qui per turismo”, ha detto il direttore Enzo Ciannelli, direttore dell’Hotel Palatino dove soggiornava la coppia cinese. La struttura, spiegano, ha avuto diverse disdette. “Non abbiamo previsto la decontaminazione – né della stanza, né della struttura – Non c’è nessun pericolo di contagio, non è necessaria”.
9:10 “Condizioni stabili”. La coppia ricoverata allo Spallanzani è in condizioni stabili, fa sapere il direttore sanitario della struttura. Altri 18 cittadini cinesi sotto osservazione, perché facevano parte dello stesso gruppo della coppia in vacanza a Roma. “Le loro condizioni sono buone, ma voglio rassicurare che l’ospedale è operativo e non chiuso come scritto da qualche giornale” ha precisato il direttore Francesco Vaia. Lo Spallanzani è comunque blindato ai giornalisti, gli ingressi sono presidiati dalla Polizia e dai vigilantes, e sono poche le persone che entrano o escono dall’ingresso principale.
9:00 – Corea del Nord e Pakistan interrompono i collegamenti. Chiusi “in via temporanea da oggi tutti i collegamenti aerei e ferroviari con la Cina” a causa del rischio di contagio del coronavirus. La mossa di Pyongyang è in linea con le misure adottate nei giorni scorsi, tra cui il forte rafforzamento dei controlli alla frontiera, mentre era rimasti ancora operativi alcuni collegamenti. Il peggioramento degli scenari in Cina ha portato all’ulteriore stretta. Anche il Pakistan ha sospeso i voli da e per la Cina, e la compagnia di bandiera marocchina, Royal Air Maroc, ha cancellato la tratta Casablanca-Pechino, inaugurata due settimane fa, per via del “forte calo della domanda”.
8:45 – Atterrato l’ultimo aereo dalla Cina a Fiumicino. All’aeroporto di Malpensa è atterrato un volo proveniente da Shanghai, uno degli ultimi autorizzati ad atterrare dopo il blocco imposto dal governo, insieme a un volo da Pechino. Prima dello sbarco a tutti i passeggeri è stata misurata la temperatura per due volte. I medici in tuta e mascherina hanno consegnato loro un vademecum e richiesto a tutti di compilare una scheda con residenza e spostamenti passati e futuri per ‘tracciare’ i passeggeri in caso di futuro contagio. Ivan, imprenditore vinicolo 34enne appena tornato in Italia con la moglie cinese, racconta che in Cina: “i controlli sono pazzeschi, misurano la febbre anche per entrare in banca, nei negozi. Rispetto alla mobilitazione del 2003, per la Sars, questa è più importante”.
8:00 – Sbarco dei passeggeri della nave da crociera. Sul molo 12 del porto di Civitavecchia decine di pullman fanno avanti e indietro per trasferire i croceristi.”A bordo c’è stata la massima tranquillità e hanno gestito le cose bene – racconta Filippo Rossi, un uomo di Monterotondo, in provincia di Roma, che è stato tra i primi a lasciare la nave – c’è stata però preoccupazione anche perché si sono rincorse tante voci fino all’ultimo e le informazioni le avevamo solo da fuori”. Nelle ultime ore i passeggeri si erano lamentati per la mancanza di informazioni. “Io abito a Roma, venti minuti e sono a casa – ha detto uno dei passeggeri scesi a terra – Penso a quelli che non hanno questa fortuna e ancora di più a quelli di La Spezia, ai quali è saltata la tappa”.
06:30 – Gli Stati Uniti sconsigliano i viaggi. Washington ha chiesto ai propri cittadini di non mettersi in viaggio verso la Cina, per nessun motivo: l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato l’emergenza globale per il coronavirus, ma senza prevedere limitazioni ai viaggi. Il numero di casi è aumentato di oltre dieci volte in una settimana,e i Paesi limitrofi prendono contromisure: La Russia ha sigillato le frontiere, mentre il Giappone ha vietato l’ingresso alle persone infette.
01:00 – Rimpatri in Francia. L’aereo inviato da Parigi per rimpatriare circa 200 francesi è partito poco fa dall’aeroporto di Wuhan, epicentro dell’epidemia. L’aereo militare atterrerà dopo circa 12 ore e mezza di volo a Istres, nel sudest della Francia, hanno dichiarato membri della delegazione ufficiale francese sul posto. I rimpatriati saranno poi confinati per 14 giorni in un centro vacanze a Carry-le-Rouet, vicino a Marsiglia.
L'articolo Coronavirus, i due turisti cinesi positivi ricoverati a Roma, un caso sospetto in Veneto. Italiani a Wuhan verso il rientro: il 2 febbraio proviene da Il Fatto Quotidiano.
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