Un 26enne morto ad Ascoli, sei feriti a Bari per il crollo di un controsoffitto dell’hotel Excelsior durante il veglione e una giovane ferita all’addome per essere stata colpita da un proiettile vagante mentre era affacciata al balcone. Si registrano in Abruzzo, Puglia e Campania i tre principali fatti di cronaca nella notte di Capodanno, nella quale si contano centinaia di feriti per i botti (48 tra Napoli e provincia secondo la questura) con i due casi più gravi nel Milanese e in provincia di Roma.
A Colle San Marco, nell’Ascolano, un ragazzo di 26 anni è morto a seguito di una caduta nel tentativo di spegnere un principio di incendio nella sterpaglia provocato dal lancio di alcuni fuochi d’artificio. Il giovane ha cercato di intervenire per evitare il propagarsi delle fiamme ma è caduto in un burrone, precipitando per almeno cinquanta metri in una zona impervia. Le persone che erano con lui hanno immediatamente dato l’allarme e sul posto si sono precipitati Vigili del fuoco e sanitari del 118 che, dopo averlo raggiunto con difficoltà, a lungo hanno tentato di rianimarlo, senza successo. Il ragazzo era infatti in arresto cardiaco. Intorno all’1.50 ne è stato dichiarato il decesso.
A Bari, invece, intorno all’una, sei persone sono rimaste ferite a causa del crollo del controsoffitto di un salone dell’hotel Excelsior, dove era in corso il veglione. Mentre gli ospiti stavano ballando, improvvisamente alcuni pannelli in gesso si sono staccati dal soffitto colpendo sei persone, quattro donne e due uomini, che sono rimaste ferite in modo lieve, con prognosi dai 3 ai 10 giorni. I feriti hanno tra i 25 e i 36 anni. Il pm ha disposto il sequestro della sala dell’hotel, che si trova in via Petroni, nella periferia del capoluogo pugliese.
Una 19enne è stata ricoverata in codice rosso in ospedale ad Aversa, in provincia di Caserta, con una ferita da arma da fuoco: non è in pericolo di vita. La giovane sarebbe stata colpita da un proiettile vagante all’addome mentre era affacciata al balcone della sua abitazione. Altri due incidenti si sono verificati a Maddaloni e a San Nicola la Strada, dove un 24enne e un 58enne sono rimasti feriti maneggiando fuochi d’artificio. Per loro la prognosi è rispettivamente di 15 e di 10 giorni.
Feriti in maniera grave in due episodi distinti, nel Milanese, 23enne e un 14enne: entrambi hanno subito l’amputazione di una mano a causa delle gravi ferite riportate nell’esplosione di petardi. Il primo episodio è accaduto in via Capuana, a Milano, intorno a mezzanotte e mezza, e ha coinvolto oltre al giovane, altri due ragazzini, tutti di origine romena. Il 14enne invece è rimasto ferito poco prima dell’una in via De Gasperi a Cuggiono. Nessuno dei due è in pericolo di vita.
Nella Capitale e in provincia, invece, si registrano 13 feriti per i botti, tra loro anche quattro bambini dai 5 ai 12 anni. Il più grave è un 36enne che stava festeggiando in piazza a Frascati, ai Castelli romani, quando un grosso petardo gli è esploso in una mano. Per l’uomo, portato in ospedale, si è resa necessaria l’amputazione sub totale della mano destra.
L'articolo Capodanno, un morto ad Ascoli: cercava di spegnere un rogo. A Bari crolla controsoffitto dell’hotel Excelsior durante il veglione: 6 feriti proviene da Il Fatto Quotidiano.
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