In antichi palazzi del centro storico, nella casa di due giovani innamorati, in una villa sulle colline fiorentine o ancora in sedi costruite su misura: sono questi gli spazi in cui sono nate alcune delle principali case editrici italiane, che hanno aperto le loro porte per svelare cosa si custodisce al loro interno. I segreti, gli aneddoti, le curiosità e la storia di questi luoghi nei quali si pensano e si realizzano libri e in cui sono passati i grandi personaggi della letteratura e della cultura raccontati in un viaggio attraverso l’Italia. “Risvolti di copertina” di Cristina Taglietti guida il lettore alla scoperta di quattordici case editrici italiane, raccontando dall’interno piccole imprese artigianali e grandi gruppi.

Il viaggio preannunciato inizia da Palermo, precisamente dal civico 50, dove sorge la casa editrice Sellerio, nata nel 1969 da un’idea di Elvira Giorgianni e di suo marito Enzo Sellerio. Al suo interno si respira un’atmosfera familiare e i libri pubblicati che, negli anni, sono divenuti riconoscibili per il colore blu, l’immagine pittorica posta al centro della copertina e il formato tascabile, vengono trattati con cura e amorevolezza dagli “artigiani” che vi lavorano. In passato Gesualdo Bufalino, Antonio Tabucchi, Leonardo Sciascia e Andrea Camilleri hanno percorso questi corridoi, conferendo a Sellerio prestigio e autorevolezza, ed oggi la casa editrice, sebbene sia riconosciuta a livello nazionale, resta ugualmente ancorata alle sue radici siciliane.

Successivamente arriviamo a Roma, dove nel 1979 in una casa di poche stanze, con un tavolo da pranzo utilizzato per fare delle riunioni, abitano due giovani innamorati, Sandro Ferri e Sandra Ozzola, con forti idee imprenditoriali e la passione per la letteratura. Ancora inesperti pongono le basi per quella che diventerà la casa editrice Edizioni e/o che si pone come obiettivo quello di creare ponti per stimolare il dialogo tra le culture, come dimostra il loro logo: una cicogna che viaggia ad ogni latitudine per consegnare ai lettori storie di ottima qualità. Per chi non lo sapesse ancora, tra i nomi prestigiosi che pubblica vi sono: Milan Kundera, Muriel Barbery ed Elena Ferrante.

Ma rimaniamo a Roma e percorriamo le strade del rione Celio dove in un piccolo appartamento è situata la casa editrice L’Orma che approda in libreria nel 2012, ma che nasce almeno due anni prima in un appartamento berlinese che ospitava due amici: Lorenzo Flabbi e Marco Federici Solari. All’interno della casa editrice si respira un’allegria contagiosa. Ogni stanza ha il nome di un autore celebre e i due gatti Pip e Charlie, mentre scendono da uno dei soppalchi dove è addirittura posizionato un letto di emergenza, ti danno il loro caloroso benvenuto. Il loro catalogo si concentra essenzialmente sulla letteratura tedesca e francese tant’è che Annie Ernaux è la loro scrittrice di punta.

Proseguendo il nostro viaggio, giungiamo a Firenze presso la sede Giunti Editore in Villa La Loggia: una splendida costruzione del XV secolo, adagiata sulle colline fiorentine. Fondata nel 1956, la casa editrice si è evoluta nel tempo ed oggi, grazie all’apertura delle sue librerie sparse in giro per l’Italia, ha dato lavoro a moltissime donne ritenute capaci di avere una cura maggiore per i libri e un’attenzione particolare per il cliente.

A Bologna vi sono invece Il Mulino e Zanichelli: due case editrici che si occupano di formazione. Il Mulino, nato nel 1954, si trova in strada Maggiore 37 in un palazzo patrizio con al piano terra la biblioteca e grandi cantine che negli anni Settanta ospitavano il Club 37, uno dei locali più famosi della città, dove si faceva cabaret e si esibiva persino Francesco Guccini. Oggi come allora la sua produzione editoriale si basa sulla manualistica destinata alle scuole superiori e alle università; mentre Zanichelli, fondata da una famiglia di origine ebraica nel 1859, orienta la sua vocazione didattico-formativa verso le scuole medie e superiori, pubblicando anche vocabolari di lingua italiana (Zingarelli che nel 2017 ha compiuto 100 anni) e straniera (Ragazzini per l’inglese, Boch per il francese).

Il nostro viaggio però non è ancora terminato perché arrivati a Torino, in via Biancamano 2, troviamo il cuore pulsante della casa editrice Einaudi fondata nel 1933 da un gruppo di allievi del liceo classico D’Azeglio: Giulio Einaudi, figlio di Luigi, futuro presidente della Repubblica, Leone Ginzburg, Cesare Pavese, Massimo Mila e Norberto Bobbio, a cui si unirono in seguito altri importanti intellettuali del Novecento italiano, come Natalia Ginzburg e Giaime Pintor. Le famose riunioni del mercoledì, in voga negli anni Sessanta e Settanta, sono state cancellate nel 2004, ma erano un appuntamento imperdibile durante il quale si riunivano “i saggi”: scrittori, narratori, pensatori che discutevano, o a volte litigavano, sui libri da pubblicare. Su tutti loro spiccava la figura dell’editore, Giulio Einaudi, che faceva da mediatore.

Passando per Milano, ultima tappa, troviamo accanto ai grandi gruppi editoriali come Mondadori, GeMS e Feltrinelli che occupano sedi pensate su misura, case editrici indipendenti come Bao Publishing, Il Castoro, NN e La Nave di Teseo che nasce nel 2015 grazie alla lungimiranza di Umberto Eco, alcuni autori Bompiani, finanziatori di spicco del panorama imprenditoriale milanese ed Elisabetta Sgarbi, esigente direttore editoriale che richiede ai suoi collaboratori una disponibilità totale del proprio tempo, anche a tarda notte o mentre si cena al ristorante. Gli uffici sono pieni di opere d’arte e pezzi di antiquariato e ovunque regna un ordine impeccabile, esaltato dal bianco delle pareti. Una casa editrice a tutto tondo dove si sperimentano un po’ tutti i generi letterari (narrativa, saggistica, poesia, classici) e che guarda al futuro senza tralasciare il passato.

Un saggio interessante, dunque, che ci conduce alla scoperta di alcune case editrici italiane che, pur mantenendo una loro precisa identità e autonomia, cercano sempre di reinventarsi, continuando ad investire il loro tempo e denaro su belle storie e curando, in una dimensione quanto più possibile artigianale, tutte le fasi di lavorazione di un libro che vanno dall’editing fino alla promozione e distribuzione nelle varie librerie, dove ad attendere le copie ci saranno quei lettori forti che non vedranno l’ora di immergersi in straordinarie avventure e di ritrovare i personaggi a cui loro sono tanto affezionati, dimostrando che la passione per la lettura non conosce la parola crisi.

L'articolo “Risvolti di copertina”, viaggio in 14 case editrici italiane: segreti, aneddoti e curiosità di questi luoghi in cui sono passati Camilleri, Ferrante e tanti altri proviene da Il Fatto Quotidiano.



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