“Caro Beppe”. È un tono confidenziale e quasi affettuoso quello usato da Nicola Zingaretti nel suo “tweet di pace” indirizzato al leader del Movimento 5 stelle. Una replica che suona come una risposta affermativa a una sorta di chiamata alle armi. La trattativa tra Pd e M5s continua tra mille difficoltà Per sciogliere i nodi politici servirà un nuovo incontro tra Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti, mentre Giuseppe Conte cerca anche l’asse con il Quirinale per trovare la quadra. Oggi il premier incaricato interverrà alla Versilliana alla Festa del Fatto Quotidiano: è il primo intervento fuori da un contesto istituzionale da prima dell’inizio della crisi di governo. Dopo un cauto ottimismo, ieri sera è arrivato il colpo di scena. Beppe Grillo, in un video messaggio postato sul suo blog, da una sterzata decisa in vista della formazione del governo e “benedice” l’alleanza giallo rossa.
Dopo aver evocato scenari globali, si rivolge a M5s e a Pd invitandoli a cogliere “questa occasione unica” e a “compattare i pensieri”, evitando di abbrutirsi “a parlare di scalette, di controscalette”, di posti e di “10 punti, 20 punti…”. A stretto giro arriva anche al risposta del segretario del Pd: “Caro Beppe Grillo – scrive su Twitter – mai dire mai nella vita. Cambiamo tutto e rispettiamoci gli uni con gli altri”. Segnali di distensione, dunque, dopo una giornata di incontri e trattative tutt’altro che semplici. Prima i capigruppo pentastellati Stefano Patuanelli e Francesco D’Uva hanno incontrato i colleghi Andrea Marcucci e Graziano Delrio a Palazzo Chigi. Poi il premier incaricato, ovviamente, reduce dal colloquio con Sergio Mattarella si è detto determinato a trovare una sintesi entro lunedì. “Oggi c’è stata una positiva ricognizione su temi”, è il leit motiv. Nessun accenno polemico e la negazione di qualunque “mal di pancia”. Spazio ai nuovi contatti che riprenderanno lunedì, ma per ora nell’incontro di due ore e mezza della delegazione M5S con il premier incaricato “si sono registrati passi avanti nella direzione giusta”. Per analizzarli serve un punto dello stato maggiore, che Di Maio riunisce in una casa privata nel centro di Roma. Ma, tra le righe, si intravede già il programma: “Stop a nuovi inceneritori, stop a nuove concessioni sulle trivelle, revisione delle concessioni autostradali”. E ancora: taglio dei parlamentari nel primo calendario utile alla Camera, lotta all’immigrazione clandestina, alla criminalità e all’evasione fiscale.
C’era fiducia all’inizio dell’ultimo sabato di agosto e c’è ottimismo a fine giornata. Il capo politico, però, riflette: sa che Conte è in contatto con il Quirinale e che uno dei nodi rimane il suo ruolo di vicepremier. Al momento preferisce il silenzio, scelta che può essere letta come una conferma della propria posizione: se l’avvocato del popolo è una figura super partes, deve rimanere al suo posto. Nessuno può escludere un passo indietro nei prossimi giorni, ma al momento ci sono altre voci importanti da ascoltare: per Alessandro Di Battista il M5S ha “un enorme potere contrattuale” ed è “paradossale” che il Pd possa bollare le idee del Movimento come degli “ultimatum“. Contro i dem anche Gianluigi Paragone: “Sono il male minore? No, la scelta peggiore”, scrive netto sul web. Il timing della crisi è importante: nelle prossime ore potrebbe esserci un faccia a faccia Di Maio-Zingaretti-Conte, con il voto su Rousseau, che sarà quasi certamente tra lunedì e martedì. Per difendere la piattaforma il Blog delle Stelle pubblica un lungo post, dove si elencano 10 fake news. “La piattaforma NON è gestita dalla Casaleggio Associati, è sicura e non è stata multata dal Garante della Privacy”, si legge online. Interessante sbirciare i commenti: non mancano i favorevoli all’accordo con il Pd, dopo che per giorni l’opinione prevalente su Facebook era stata quella di attaccare il filo-dem Di Maio. L’abbraccio con i vecchi nemici è ad un passo: l’impressione è che, tra uno stop and go ed un altro, il Movimento potrebbe rimanere al governo. Ma, forse, con un vicepremier in meno.
L'articolo Governo, Grillo al Pd: “Occasione unica”. Zingaretti: “Mai dire mai. Cambiamo tutto e rispettiamoci”. Oggi Conte alla festa del Fatto proviene da Il Fatto Quotidiano.
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