La lettera di risposta dell’Italia all’Unione europea condiziona l’avvio di scambi sui mercati, con lo spread tra Btp e Bund che apre in rialzo rispetto alla scorsa settimana. Il differenziale di rendimento tra il decennale italiano e tedesco, che venerdì aveva chiuso a 287 punti base, si allarga a 290 punti base, dopo aver toccato un massimo di 292 punti. Il rendimento del Btp si attesta così al 2,68%.

Primi scorci di giugno in deciso affanno anche per Piazza Affari, che prosegue la striscia negativa di fine maggio. Il Ftse Mib, reduce da 5 sedute consecutive in rosso, segna un callo dello 0,99% a quota 19.608 punti, sui minimi a quasi 4 mesi. Detto delle tensioni sullo spread, i mercati sono in attesa della conferenza stampa del premier Giuseppe Conte per fare il bilancio del primo anno di governo. Secondo Il Messaggero c’è il rischio che la necessità di una manovra correttiva sia un ostacolo al voto anticipato. Molto male i titoli del settore bancario: -1,6% circa per Unicredit e Banco BPM, -1,25% Intesa Sanpaolo. Negli ultimi tre mesi (dal primo marzo al 31 maggio) le banche italiane hanno perso pesantemente terreno in Borsa bruciando 11 miliardi di euro di capitalizzazione considerando i sei maggiori istituti. Male anche FCA (-1,67%) in attesa del cda di domani di Renault che dovrebbe dare il via libera alla proposta di fusione. Deboli anche i titoli oil (-0,81% Eni e -2,14% Saipem) che pagano il calo dei prezzi del petrolio sui timori legati alla crescita economica. Oggi si apre una settimana cruciale per l’Italia, con la Commissione europea che il 5 giugno si esprimerà sul paese e risulta possibile che avvii contro Roma una procedura di infrazione.

L'articolo Spread Btp/Bund apre a 290 dopo lettera di risposta dell’Italia all’Ue. Il 5 giugno decisione su procedura di infrazione proviene da Il Fatto Quotidiano.



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