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Il 6 aprile del 2009 una forte scossa di terremoto devasta L’Aquila. 142 secondi di terrore provocano 306 vittime, 1.600 feriti e 18 miliardi di danni. A dieci anni dal sisma il centro della città è spopolato, 10mila persone vivono ancora nelle new town, la ricostruzione degli edifici pubblici è al palo e nessuno ha il coraggio di toccare le 4mila villette “temporanee” costruite (e poi ampliate) per tamponare l’emergenza abitativa. Il “provvisorio” è diventato per sempre. Cos’è rimasto dello slogan sbandierato per anni dalla politica (“Tutto tornerà come prima”)? Pietro Barabino e Ferruccio Sansa hanno condotto un’inchiesta approfondita su cos’è diventata oggi L’Aquila e i paesi della provincia, sempre più abbandonati e spopolati. Un’inchiesta fatta di numeri e volti che potrete leggere lunedì 1 aprile sul Fatto Quotidiano e vedere da martedì 2 aprile con il video su ilfattoquotidiano.it.
L'articolo Terremoto L’Aquila, 10 anni dopo: il “provvisorio” è diventato per sempre. Lunedì sul Fatto quattro pagine speciali proviene da Il Fatto Quotidiano.
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