La sentenza di Aemilia, emessa dai giudici Caruso, Beretti e Rat, incontra la soddisfazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna, che ha prima coordinato le indagini e poi condotto i processi di Bologna e Reggio Emilia con i sostituto procuratori Beatrice Ronchi e Marco Mescolini. Il procuratore capo Giuseppe Amato ringrazia i due pubblici ministeri e l’enorme lavoro svolto che ha portato alla sentenza di oggi.

Amato segnala però, con toni e accenti diversi, quanto detto anche dal collaboratore di giustizia Antonio Valerio nella dichiarazione spontanea rilasciata in una delle ultime udienze: “La ‘ndrangheta in Emilia Romagna non è sconfitta”. Serviranno altro lavoro e altre inchieste, avviate anche da questo processo. E bisognerà mantenere alta l’attenzione contro infiltrazioni, collusioni, affari sporchi.

L'articolo Processo Aemilia, il procuratore capo di Bologna: ‘Soddisfatto, ma queste condanne non fermano la ‘ndrangheta in Emilia’ proviene da Il Fatto Quotidiano.



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