“Non dire mai ‘a me non accadrà, io non lo farei mai’ perché la vita sa essere imprevedibile e nessuno è immune da certe cose. Tutto capita, anche quello che mai avresti immaginato”. Questo il post, datato 10 febbraio, scritto su Facebook dal carabiniere Luigi Capasso, 44 anni, che oggi ha sparato alla moglie e si è barricato in casa con le figlie, di 8 e 14 anni

Impossibile capire a cosa si riferisse Capasso con quel post, ma da qualche ora alcuni utenti lo stanno utilizzando  per provare a convincere l’uomo ad arrendersi. “Luigi ti parlo da padre a padre – scrive un utente – tutto quello che ci può accadere nella vita di bello o di brutto non lo sappiamo, ma di sicuro un padre protegge sempre i suoi figli, e tu sei un padre”. “Lascia le bimbe – dice qualcun altro – Apri quella porta e lasciale vivere. Te lo chiediamo, pregandoti. Devono vivere. Lasciale subito”. È il primo caso, in Italia, in cui gli utenti di un social network si mobilitano in tempo reale sui fatti riguardanti un caso di cronaca, intervenendo e cercando un contatto con il diretto interessato.

L'articolo Latina, carabiniere spara alla moglie e si barrica in casa con le figlie. I social si mobilitano: “Libera le bambine” proviene da Il Fatto Quotidiano.



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