“Non rispetta le regole”. “Serve solo ad avere titoli sui giornali“. “Sono nomi sconosciuti“. “È un festival del surreale“. La lista dei possibili ministri presentata da Luigi Di Maio mette d’accordo tutti gli oppositori. Dal Pd fino a Forza Italia, da Matteo Renzi a Silvio Berlusconi, tutti attaccano i nomi anticipati alla stampa dal candidato premier del Movimento 5 stelle. L’ultimo in ordine di tempo è l’ex nuotatore Domenico Fioravanti, indicato come possibile ministro dello Sport. Va ad aggiungersi agli altri cinque nomi fatti da Di Maio nei giorni scorsi: l’economista Pasquale Tridico al Lavoro, la dirigente del ministero dell’Agricoltura Alessandra Pesce al vertice dello stesso dicastero, il professore universitario Giuseppe Conte alla Pubblica amministrazione, l’economista Lorenzo Fioramonti allo Sviluppo Economico e al generale dei carabinieri Sergio Costa all’Ambiente.
Di Maio presenterà l’intera squadra di quello che vorrebbe fosse il suo governo giovedì 1 marzo, ma ha già mandato la lista integrale al Quirinale via mail. Un gesto che ha infiammato i suoi oppositori. A cominciare dal premier Paolo Gentiloni che ha parlato di “festival surreale di proposte miracolose. Per la prima volta c’è un governo ombra che si presenta prima delle elezioni. Di solito perdi le elezioni e presenti un governo ombra, qui invece lo fanno prima delle elezioni”. Segue il presidente del consiglio anche Matteo Renzi. “Se i 5 stelle presentato la loro squadra, sarà interessante mettere a confronto le singole squadre. Comunque, Di Maio non è all’altezza del suo compito“, dice il segretario del Pd. Che poi definisce l’azione di Di Maio come “una cosa più finalizzata ad avere titoli sui giornali che rispettare le regole. Le liste dei ministri si presentano dopo, una volta avuto l’incarico di governo”.
Attacca direttamente i nomi anticipati dal leader del M5s, invece, Silvio Berlusconi. “I ministri presentati da Di Maio sono degli sconosciuti, non li conosco, non hanno raggiunto una eccellenza che li porti alla visibilità, il suo è un governo dell’irrealtà“, dice il leader di Forza Italia. Secondo il quale, “i 5 stelle saranno la prima forza politica ma non avranno nessuna maggioranza in Parlamento, non possono raggiungere il 40%”.
“Berlusconi ha proposto Brunetta all’Economia: auguri. Gentiloni dice che la lista è surreale mettendo Alfano alla Farnesina, da che pulpito viene la predica. Lui pensi agli inciuci, noi facciamo chiarezza: il nostro non è un governo ombra ma un governo alla luce del sole. Critichino pure ma vedo un certo nervosismo”, replica di Di Maio, incalzato più volte da radio e giornali sulla scelta irrituale di inviare al Sergio Mattarella la lista dei suoi ministri prima delle elezioni. “So bene quali sono le prerogative del Presidente e le rispetto. È per cortesia che ho detto che avrei presentato prima la squadra di governo. Una scortesia? A me non risulta che Presidente della Repubblica l’abbia visto come scortesia. Posso solo dire che il Quirinale è stato molto colpito dai nostri nomi di Governo”, sostiene il leader del M5s. Dal Quirinale, però, non arriva alcun commento. Secondo La Stampa, il segretario generale del Colle, Ugo Zampetti, ha detto a Di Maio: “Grazie per il gesto cortese, ma il presidente non può tenerne conto”.
L'articolo Elezioni, da Renzi a Berlusconi tutti contro i ministri nominati da Di Maio: “Non rispetta regole”. “Nomi sconosciuti” proviene da Il Fatto Quotidiano.
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