L’hanno chiamata strategicamente “stabilizzazione del bonus bebè”, un modo per dirci che qualcosa di stabile nella vita delle famiglie italiane c’è, e sono per l’esattezza 40 euro al mese, a famiglia, ma soltanto fino al compimento del primo anno di età del neonato.

Con un colpo di spugna, la commissione Bilancio del Senato ha approvato la riforma del bonus bebè, che non mi convinceva prima figuriamo ora che restano gli spiccioli.

Qualche anno fa, quando il bonus era di 80 euro e per i primi tre anni di vita del bambino, scrissi una lettera critica all’allora premier Matteo Renzi dove lo ponevo di fronte a un quesito: se la domanda è ‘vi fanno comodo 80 euro per tre anni?’ la risposta non può che essere . Ma se la domanda diventa ‘sono queste le riforme sociali che ti aspetti?’ la risposta è no. E proprio alla luce di questa risposta, lo invitato a tenersi pure i miei 80 euro, perché francamente, noi tutti, meritiamo altro.

Oggi che il bonus è dimezzato e ridotto a un’ombra di sé stesso, mi rendo conto che ci stanno abituando al peggio. Ed è l’abitudine a questa deriva che desta maggiore preoccupazione.

Dietro la riforma del bonus bebè, e più in generale dietro le politiche rivolte alle famiglie, non c’è nessuno sforzo, nessuna capacità di comprendere che se in Italia una multinazionale come Ikea può permettersi di licenziare in tronco una madre separata con due figli, di cui uno disabile, non c’è bonus che tenga; che se in Italia nel 2016 sono nati oltre 12mila in meno rispetto al 2015 e che se nell’arco di 8 anni (dal 2008 al 2016) le nascite sono diminuite di oltre 100mila unità, non saranno 40 euro al mese a incentivare, aiutare e nemmeno a consolare.

Le riforme sociali si misurano sulla base di politiche pianificate, continuative e a lungo termine, che il governo dovrebbe mettere in campo per garantire ai genitori precari il diritto all’esistenza. Altrimenti saremo solo animali in estinzione.

Allora, come sempre, la domanda è: a parte i 40 euro, quali azioni vuole mettere in campo il governo per la crescita economica e sociale del paese? Perché se il pacchetto si riduce alle briciole di un bonus già partito male allora, per la seconda volta, i miei 40 euro ve li potete pure tenere.

L'articolo Bonus bebè: non mi piaceva prima, figurarsi ora che sono spiccioli proviene da Il Fatto Quotidiano.



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