Stava passeggiando quando si è avvicinato l’uomo. All’inizio, modi gentili. Una chiacchiera, un breve scambio di battute. Poi la violenza. E proprio da quelle poche parole scambiate è partito il lavoro della squadra mobile di Milano per capire chi è l’uomo che ha violentato nel Parco Nord una donna di 80 anni, che era solita fare una passeggiata, al mattino presto, per tenersi in forma.

“È uno straniero, ma non so se sarei in grado di riconoscerlo”, ha messo a verbale l’anziana signora. Ancora spaventata e confusa, giovedì sera è stata dimessa dalla clinica Mangiagalli, dove i medici hanno confermato l’abuso dopo gli accertamenti.

Gli agenti intanto indagano e passano al setaccio le immagini delle videocamere di sorveglianza, ma avvertono che si tratta di “un lavoro che richiederà tempo”. Secondo quanto emerso mercoledì mattina la donna, che vive in zona Niguarda, stava passeggiando quando è stata avvicinata dall’uomo in una delle vie limitrofe al bosco di Bruzzano.

L’aggressore si sarebbe offerto di aiutarla con le buste della spesa prima di assalirla e trascinarla dentro l’area boschiva per abusare di lei. Dopo la violenza, la donna è riuscita a chiedere aiuto e un’ambulanza si è recata sul luogo per soccorrerla.

L'articolo Milano, la donna violentata a Parco Nord parla: “Era uno straniero, non so se lo riconoscerei”. Polizia: “Servirà tempo” proviene da Il Fatto Quotidiano.



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