Venti personaggi eccellenti sono stati arrestati nella notte in Giordania per un sospetto “complotto” contro re Abdallah II. Tra questi c’è anche il fratellastro del monarca, il principe Hamzah bin Hussein, anche se Amman lo ha negato ufficialmente pur confermandone il coinvolgimento. L’agenzia ufficiale giordana, Petra, nega l’arresto del fratellastro del re, ma parla di un interrogatorio: “Al principe è stato chiesto di interrompere ogni attività dannosa per lo Stato”. Una situazione i cui contorni non sono ancora del tutto chiari in base alle prime informazioni che arrivano dal regno hashemita. Gli arresti sono stati motivati con “ragioni di sicurezza” dopo “un attento monitoraggio”: l’operazione è scattata al termine di un’indagine per far luce su una vicenda definita una “minaccia alla stabilità del Paese”.
Gli arresti – Tra i nomi eccellenti finiti agli arresti – come confermato dalla agenzia governativa – figurano Sharif Hassan Bin Zaid e Basem Ibrahim Awadallah, due alti funzionari legati alla Casa reale. Il primo – hanno ricordato i media – è stato ambasciatore giordano in Arabia Saudita e anche legato al principe Ali Ben Hussein, fratello del re. Il secondo è stato a lungo confidente di re Abdallah e anche ministro delle finanze dopo aver ricoperto il ruolo di capo ufficio della Casa reale. Awadallah – hanno sottolineato i media – è stato una forza trainante dietro le riforme economiche intraprese nel regno ed ha lungo fronteggiato la resistenza della vecchia guardia ai cambiamenti.
Il ruolo del fratellastro del re – Il nome di maggior peso, tuttavia, è sicuramente quello di Hamzah bin Hussein rispetto al quale però la Petra ha negato sia gli arresti domiciliari sia la detenzione stessa. Non si sa dunque ancora a quale titolo sia stato chiamato in causa nè quale sia il suo status attuale. Tuttavia il capo di stato maggiore giordano, generale Yousef al Huneiti, ha fatto sapere che ad Hamzah stato intimato di astenersi da spostamenti e da altre attività che potrebbero essere sfruttate per destabilizzare il regno hashemita. “Nessuno – ha proseguito il generale – è al di sopra della legge e la sicurezza e la stabilità della Giordania hanno la precedenza su qualsiasi considerazione”. Hamzah è figlio della regina Noura (di nascita americana), quarta moglie del defunto re Hussein ed è quindi fratellastro di Abdallah II che invece è figlio della regina Muna (di nascita britannica), seconda moglie dell’ex monarca. Hamzah (nato nel 1980) fu nominato da Abdallah Principe della Corona nel 1999. Una posizione che ha ricoperto fino al 2004 quando Abdallah stesso ritornò sulla sua decisione. Di Hamzah i media hanno ricordato le critiche alla corruzione in Giordania. Il Jerusalem Post ha detto che tra i venti arrestati ci sono uomini vicini all’ex Principe della corona, incluso il direttore del suo ufficio Yasser Sulieman al-Majali. Tra i fermati anche il direttore del Palazzo di Hamzah, Adnan Abu Hammad.
Il video alla Bbc: “Sono ai domiciliari” – In un video fatto avere alla Bbc dal suo avvocato, il principe Hamzah bin Hussein, fratellastro di re Abdullah di Giordania sostiene di “essere stato posto questa mattina agli arresti domiciliari” e di “non essere lui il responsabile del crollo della governance, della corruzione e dell’incompetenza che è prevalsa nel governo negli ultimi 15-20 anni e che ora sta peggiorando”. ” Siamo al punto in cui – ha detto – nessuno è in grado di parlare o esprimere opinioni su qualsiasi cosa senza essere vittima di bullismo, arrestato, molestato e minacciato”. Nel video registrato oggi il principe Hamzah dice: “Ho avuto questa mattina una visita del capo di stato maggiore delle forze armate giordane che mi ha informato che non mi era permesso uscire, comunicare o incontrare persone perché durante incontri a cui avevo partecipato – o sui social o durante visite da me compiute – erano state espresse critiche al governo o al re “. Il fratellastro di re Abdallah precisa di non essere stato accusato di aver fatto lui stesso critiche, tuttavia afferma: “Non sono responsabile del crollo della governance, della corruzione e dell’incompetenza che è stata prevalente nella nostra struttura di governo negli ultimi 15-20 anni e che ora sta peggiorando. E non sono responsabile neanche della mancanza di fiducia che le persone hanno nelle istituzioni. Si è raggiunto un punto in cui nessuno è in grado di parlare o esprimere opinioni su qualsiasi cosa senza essere vittima di bullismo, arrestato, molestato e minacciato”.
Il messaggio degli Usa – “Stiamo seguendo da vicino la situazione e siamo in contatto con i funzionari giordani. Re Abdallah è un partner chiave degli Stati Uniti e ha il nostro pieno sostegno”. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Ned Price, a seguito degli eventi delle ultime ore in Giordania, dove tra l’altro sarebbe stato posto agli arresti domiciliari il principe Hamzah, fratellastro del re.
L'articolo Giordania, sventato complotto contro il re Abdallah II: 20 arresti tra cui alti funzionari, coinvolto anche il fratellastro del sovrano proviene da Il Fatto Quotidiano.
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