È il quinto record giornaliero in una settimana per gli Stati Uniti: mercoledì 1 luglio sono stati registrati per la prima volta oltre 52mila nuovi casi in sole 24 ore, secondo i dati del Covid Tracking Project. Una situazione sempre più preoccupante che ha spinto le autorità sanitarie a chiedere agli americani di “stare a casa” per l’Independence Day del 4 luglio: “Evitate gite, feste, assembramenti per i tradizionali fuochi d’artificio”, hanno raccomandato. Non solo, il presidente Donald Trump ha finalmente cambiato idea sull’uso della mascherina, ammettendo in un’intervista a Fox Business l’importanza di coprirsi naso e bocca per limitare la diffusione del virus.”Sono per tutte le mascherine. Penso siano una buona cosa“, ha detto apparendo comunque poco incline a indossarla, malgrado dichiari di essere pronto a farlo in caso di necessità.

“Me la metterei se fossi in una situazione ristretta” con altre persone, ha spiegato il presidente americano, aggiungendo tuttavia di non aver bisogno di farlo perché tutte le persone che entrano in contatto con lui vengono prima testate per il coronavirus. Alla domanda se sarebbe pronto a indossare una mascherina in pubblico, Trump ha risposto di “non aver problema” a farlo. Anzi ha aggiunto di possederne una, che lo fa sembrare come il personaggio di “Lone Ranger”. Un paragone curioso, dato che il personaggio in questione indossa una mascherina sugli occhi. Trump non si è spinto comunque a dire che le mascherine dovrebbero essere obbligatorie, dichiarando che in alcune parti degli Stati Uniti le persone abitano “a gran distanza” gli uni dagli altri. Intanto però il presidente continua a mostrarsi a volto scoperto, strizzando l’occhio a quella parte del suo elettorato che non vuole indossarla. E negli eventi col pubblico, Trump non ha mai chiesto ai presenti di metterla.

Ma la situazione nel Paese è tale da spingere l’amministrazione americana a fare scorta dell’antivirale remdesivir, studiato inizialmente contro Ebola: il governo si è assicurato quasi l’intera produzione trimestrale del farmaco, realizzato dalla società statunitense Gilead Sciences, e che in Europa ha già ricevuto il via libera dall’Agenzia del farmaco per pazienti con più di 12 anni in stadio avanzato di Covid-19. Tradotto in cifre, Trump ha firmato un accordo “straordinario” con la Gilead per assicurarsi 500mila dosi: si tratta dell’intera produzione del colosso per il mese di luglio, del 90% della produzione di agosto e del 90% di quella di settembre.

L'articolo Coronavirus, nuovo record di contagi negli Usa: 50mila in 24 ore. Trump cambia idea sulla mascherina: “È una buona cosa” proviene da Il Fatto Quotidiano.



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