Dopo mesi di lockdown a causa dell’emergenza coronavirus, le strade e le piazze di Hong Kong sono tornate a essere teatro degli scontri tra i manifestanti e la polizia. Nel giorno del dibattito parlamentare sul controverso disegno del ‘National Anthem Bill‘ per far rispettare anche nell’ex colonia inglese l’inno nazionale cinese (la ‘Marcia dei Volontari’) migliaia di giovani si sono dati appuntamento davanti al parlamento nel quartiere degli affari, in pieno centro. Almeno 16, la maggior parte adolescenti, sono stati arrestati dalla polizia in tenuta antisommossa con l’accusa di possedere oggetti adatti a scopi illegali, come bombe molotov e cacciaviti. Sono circa 180, invece, le persone arrestate a Causeway Bay e Central per la loro partecipazione a manifestazioni non autorizzate. In centinaia si sono radunati a Pedder Street, scandendo slogan come “cinque domande, non una di meno” e “sciogliete la polizia subito”.
Hong Kong è stato già terreno di scontro per tutto l’anno scorso a causa della contestata legge sull’estradizione di sospetti verso la Cina. La crisi sanitaria, però, non ha messo all’angolo i sostenitori della democrazia che, dopo l’annuncio della proposta della Cina di emanare una legge sulla “sicurezza nazionale”, sono subito tornati in piazza. Il provvedimento prevede di vietare tutte le attività secessioniste e sovversive, nonché interferenze straniere e terrorismo nel territorio semi-autonomo. Fortemente criticata sia all’interno dell’ex colonia che internazionalmente, secondo molti infatti la legge va contro il principio di “un paese, due sistemi” che promette le libertà della città che non si trovano sulla terraferma.
Nel giorno del dibattimento in seconda lettura della legge a tutela dell’inno nazionale cinese, gli attivisti pro democrazia hanno tentato di bloccare il traffico a Portland Street, riporta il South China Morning Post. In strada, dice la Bbc, ci sono i reparti antisommossa e barriere di plastica riempite di acqua. Per farli disperdere, gli agenti gli hanno sparato contro proiettili urticanti e hanno perquisito diverse persone. Più di 50 sono state radunate e fatte sedere fuori da un centro commerciale, mentre la polizia antisommossa pattugliava e avvertiva i giornalisti di interrompere le riprese. Solo due giorni fa un altro scontro, in cui gli agenti, dopo aver lanciato lacrimogeni e acqua sui manifestanti, aveva comunicato di aver arrestato 120 persone. Secondo i media invece sono stati almeno 150 gli arresti.
L'articolo Hong Kong, scontri tra manifestanti e polizia: in parlamento discussa legge a tutela dell’inno nazionale cinese. Arrestati 180 attivisti proviene da Il Fatto Quotidiano.
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